Energia31 Gennaio 2024 15:51

Sogin, Gava su nomina Bono: “Ha tutti i requisiti per essere direttore”. D’Alfonso (Pd): Servirebbe attività introspezione Corte Conti

“Il dottor Giuseppe Bono in servizio presso Sogin dal dicembre 2011 ad aprile 2014 successivamente distaccato al Gse sino al dicembre 2018 e presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico è rientrato in azienda nel 2020. A tal proposito si precisa che il 18 maggio 2020 l’ad pro tempore richiedeva formalmente al Gse la retrocessione del rapporto di lavoro. La legittimità di tale retrocessione del contratto di natura privatistica è confortata dal parere pro veritate di un prestigioso studio legale”. “Alla luce di quanto su esposto è comprovata la sussistenza di esperienza professionale a garanzia di conoscenza delle tematiche trattate e dei vari ambiti aziendali. Rileva infatti la posizione di distacco presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico” e “le conoscenze e competenze acquisite in tale ambito appaiono pertinenti e utili allo svolgimento dell’attuale incarico, tra le responsabilità ad esso connesse vi è anche la gestione dei rapporti con gli organismi di regolazione in particolare Arera anche in relazione alla remunerazione dell’attività istituzionale riguardante il decommissioning la localizzazione e realizzazione del parco tecnologico e del deposito nazionale”. Lo ha detto la viceministro Vannia Gava rispondendo a un’interrogazione in Commissione Ambiente alla Camera.

L’interrogazione è nata dall’iniziativa di D’Alfonso del Pd secondo cui nell’ambito della riorganizzazione di Sogin è stata individuato quale direttore della funzione Regolatorio Giuseppe Bono suscitando “legittimo sentimento di gelosia invidia e competizione nei confronti di altri che potevano essere chiamati a svolgere il ruolo di direttore”, ha detto il parlamentare.

“In merito si segnala che Sogin è soggetta al controllo e alla regolazione di Arera” che “opera in maniera indipendente applicando un rigoroso meccanismo di riconoscimento degli oneri conseguenti le sopra citate attività”, ha aggiunto Gava riferendosi alle coperture finanziarie della Sogin. “L’ad della Sogin ha dichiarato che la struttura organizzativa dell’azienda con i connessi poteri di rappresentanza è stata adottata in conformità, a norme e regolamenti e procedure aziendali. In tale ambito il dottor Giuseppe Bono è ampiamente in possesso di tutti i requisti di competenza ed esperienza professionale a garanzia delle tematiche da trattare in ragione delle funzioni assegnate e dell’inquadramento come quadro-manager”, ha concluso il viceministro.

Sogin, Interrogazione D’Alfonso, PD, a governo su legittimità assunzione e nomina a direttore regolatorio di Giuseppe Bono (ex Gse)

D’Alfonso ha poi replicato dicendosi “insoddisfatto” della risposta e spiegando che “deve essere consentito agli altri rimasti (in azienda, ndr) la parità di condizione di valutazione di istruttoria, 11 vice direttori privi di utilizzo rappresentano anche un potenziale danno erariale”, ha spiegato il deputato del Pd. Si “crea all’interno dell’ente del datore di lavoro e dello spazio giuridico una differenza di trattamento che crea disvalore” “non c’erano altri in attività che potevano essere utilizzati? Perché questo trattamento differenziato?”, ha concluso D’Alfonso. “Secondo me è stata raggirata anche la figura giuridica del ministero. Servirebbe un’attività introspettiva anche chiedendo al magistrato delegato della Corte dei Conti qual è lo stato dei fatti”.