Non accenna a frenare la corsa dei future del gas al Ttf di Amsterdam. La soglia dei 300 euro al Megawattora è sempre più vicina a causa dei forti rialzi di ogg che hanno spinto le quotazioni a 291 euro. Per l’Italia si tratta di bollette sempre più salate è ancora di più potrebbero esserle in caso di uno stop prolungato delle forniture russe (che comunque si fermeranno a cavallo tra fine agosto e settembre per manutenzione dei gasdotti): secondo uno studio di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Angela Capolongo, Michael Kühl e Vlad Skovorodov in caso di blocco fino a fine anno si potrebbero esaurire le riserve nei Paesi dell'euro innescando razionamenti e recessione. In questo caso, senza interventi sui consumi il pil dell'eurozona perderebbe l'1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Riducendo i consumi del 15%, come da piani Ue, l'impatto nei Paesi euro sarebbe invece dell'1,1%.
Per il momento, comunque, le scorte di gas in Italia si attestano al 78,9 per cento in base a quanto emerge dai dati della piattaforma Gie-Agsi aggiornata al 19 agosto. Più precisamente, lo stoccaggio si attesta a quota 152,7 terawattora (TWh) della capacita' complessiva mentre più in generale a livello Ue, le scorte si attestano a 855,3 TWh, una percentuale che corrisponde al 76,9 per cento del volume dei. depositi. Per quanto riguarda i singoli Paesi, la Germania è prima in termini di stoccaggio con 194,1 TWh che corrispondono a una quota del 79,5 per cento della capacità complessiva. La Francia si attesta a 117 TWh, pari all'88,9 per cento della capacita', mentre la Spagna a 29 TWh, una quota che supera l'82,4 per cento.
Di fronte ai forti rialzi del prezzi del gas "che determinano preoccupazione" il Governo "continuerà nei prossimi giorni e settimane, a monitorare e a muoversi sul solco tracciato dal Capo dello Stato al momento dello scioglimento delle Camere" ha rassicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli nel suo intervento al meeting di Rimini. Ma potrebbe far discutere la proposta lanciata dal segretario del Pd Enrico Letta di prezzi amministrati per l’energia. Secondo il Dem i prezzi di energia elettrica e gas sono aumentati di piu' del mille per cento, prima con l'aumento delle materie prima e poi con la guerra. “Io lancio una proposta in cinque punti per affrontare questo tema come il tema principale della campagna elettorale". La prima proposta, "molto forte ma da attuare assolutamente", e' quella che prevede un controllo dei prezzi dell'energia elettrica, con l'introduzione in via transitoria per 12 mesi di un regime di prezzi amministrati per l'energia elettrica attraverso la fissazione di un tetto nazionale al prezzo dell'elettricita' (100 euro/Mwh) per imprese e utenze domestiche. La seconda proposta è quella di un nuovo contratto "luce sociale" per microimprese e famiglie con redditi medi e bassi con fornitura elettrica prodotta totalmente da fonti rinnovabili e gratuita fino ad un massimo di 1.350 kW/anno con prezzi calmierati sulla parte eccedente”. Le proposte hanno ricevuto il plauso delle associazioni di consumatori come Assoutenti: “Finalmente il mondo politico sembra aver capito che non esistono altre soluzioni per affrontare l'emergenza, ed è necessario muoversi in fretta perché il rischio, in assenza di interventi, è quello di una maxi stangata delle tariffe già a partire da ottobre", ha commentato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi in una nota. “Come sostenuto anche da Arera, le bollette di luce e gas potrebbero salire fino al +100% nei mesi autunnali, come effetto dei pesanti rialzi dell'energia sui mercati internazionali".