"La raffinazione è per sua natura un’industria ad alta intensità di capitale, sottoposta ad andamenti ciclici, chiamata ad investire anche durante le fasi economiche negative. È inoltre fortemente soggetta alla competizione internazionale e all’andamento del mercato globale dei mercati petroliferi. La sua marginalità dipende non solo dal rapporto tra il mercato della materia prima, il greggio, e quello dei prodotti finiti, ma anche dai costi operativi, compresi quelli ambientali e dell'energia, trattandosi di un'industria fortemente energivora, cresciuti sensibilmente negli ultimi anni. Nella valutazione dei margini di raffinazione non si può perciò prescindere da un'analisi complessiva del sistema. In relazione alle dichiarazioni del Ministro Urso nell’intervista pubblicata oggi da La Stampa, siamo ampiamente disponibili ad un confronto per procedere ad un esame congiunto delle criticità del settore già ben note allo stesso Ministro che ne ha seguito gli ultimi sviluppi. Quanto ai recenti andamenti dei prezzi dei carburanti, va rilevato che ad oggi, nonostante l'aumento delle quotazioni internazionali anche del greggio, i prezzi industriali di benzina e gasolio, cioè al netto delle tasse, si mantengono da inizio anno tra i più bassi in Europa". Lo comunica una nota di Unem.