Politica24 Maggio 2023 10:23

Porti, interrogazione Pastorino (Misto-+Europa): su dogana di Genova

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01037

presentato da

PASTORINO Luca

testo di

Lunedì 22 maggio 2023, seduta n. 106

PASTORINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

il personale degli uffici dell'Agenzia delle dogane di Genova, Genova 1 e Genova 2, ha proclamato lo stato di agitazione, richiamando l'attenzione sia sulle condizioni lavorative dei dipendenti sia sulla mancanza, nelle citate sedi liguri, di investimenti tali da poter rendere agevole e veloce l'attività doganale dentro gli spazi portuali;

i due aspetti sono strettamente correlati: infatti, lavoratori e sindacati evidenziano, da un lato, la profonda carenza di personale, la disorganizzazione complessiva degli uffici, nonché le gravi condizioni di sicurezza dei siti lavorativi e, dall'altro, la mancanza di investimenti sia logistici (uffici, spazi adeguati per controlli merci sicuri e veloci, apparecchiature tecnologiche moderne per la velocizzazione dei controlli) sia in termini di risorse umane e organizzazione (nuovi concorsi, mobilità da altre amministrazioni, emanazione di procedurali chiari);

inoltre, è importante sottolineare che nel porto di Genova, il più grande porto italiano, nel 2022 sono transitate oltre tre milioni di persone su navi da crociera e traghetti e sono state movimentate oltre sessantasei milioni di tonnellate di merci, più tre milioni di container, con importanti introiti dell'Agenzia delle dogane in corrispondenza dei relativi dazi, imposta sul valore aggiunto e accise;

tuttavia, nei progetti futuri inerenti alla portualità genovese, dove peraltro convoglieranno ingenti risorse del PNRR, non è compreso un ragionamento correlato anche allo sviluppo della dogana che sia volto a sviluppare le strutture e le strumentazioni necessarie per lo svolgimento dell'attività doganale, affinché possano essere accelerate le operazioni di svincolo delle merci e contemporaneamente le azioni di tutela erariale e quelle a favore della sicurezza dei cittadini –:

se si intenda porre in essere tutte le iniziative utili affinché sia riconosciuto alla dogana di Genova un ruolo di «specialità» e «centralità» strategica nell'ambito della politica economica nazionale in funzione del più grande porto italiano, dedicando i necessari investimenti, in termini logistici ma anche di risorse umane, per la velocizzazione delle attività doganali e, di conseguenza, la circolazione delle merci, imprescindibili per raggiungere più elevati livelli di efficienza ed efficacia in tutte le procedure di gestione portuale, cosicché il porto di Genova possa finalmente essere concorrenziale con i grandi porti del Nord Europa.
(4-01037)