News21 Aprile 2022 10:51

Pnrr: proseguono in linea con il cronoprogramma gli interventi per l’edilizia giudiziaria e penitenziaria effettuati dai Provveditorati per le Opere Pubbliche.

Previsti in tutto 58 interventi per un importo di 540 milioni di euro

A seguito dell’assegnazione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, riguardanti l’efficientamento degli edifici giudiziari, e dei fondi finanziati con il Piano Nazionale Complementare per lo sviluppo e il miglioramento dell’edilizia penitenziaria, i Provveditorati alle Opere Pubbliche del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, quali soggetti attuatori incaricati per conto del Ministero della Giustizia, proseguono, in linea con il crono-programma, l’attività di attuazione degli interventi. Si tratta di 58 interventi distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un importo complessivo di oltre 540 milioni di euro (di cui circa 133 milioni per l’edilizia penitenziaria, con l’obiettivo di migliorare gli spazi e la qualità della vita carceraria per adulti e per minori): uno di questi interventi, in anticipo sulle previsioni, vede già i lavori in Corso (Palazzo Baiocchi, sede della Corte d’Appello di Bologna), per altri tre è stata avviata la gara d’appalto (due a Cagliari e una a Roma) e per oltre la metà degli interventi rimanenti sono state avviate le procedure per il conseguimento della progettazione definitiva ed esecutiva. Tutte le opere previste stanno rispettando le tempistiche del cronoprogramma.

Gli interventi sono rivolti principalmente all’efficientamento termico (al fine di ottenere una minore dispersione) e al risparmio energetico (secondo i principi di non arrecare danni all’ambiente - DO NO SIGNIFICANT HARM – di edificio a energia quasi zero - NEAR ZERO ENERGY BUILDING), all’adeguamento degli impianti di sicurezza per eventi sismici e antincendio, oltre che all’adeguamento strutturale e alla manutenzione, sempre con particolare riguardo per l’adozione di soluzioni tecnico-costruttive innovative.

Infine, per garantire un migliore sviluppo delle fasi di progettazione e dei lavori, viene adottato il modello BIM (Building Information Modeling), progetto digitale dell’opera, che consente di sviluppare un vero e proprio gemello dell’edificio reale oggetto di intervento e che ne segue l’intero ciclo di vita. Tale sistema permette ai tecnici del Provveditorato di condividere con tutti i soggetti coinvolti le informazioni inerenti l’opera tra cui i dati geometrici, dettagli sui costi, pianificazione temporale, requisiti di manutenzione e sostenibilità.