Interrogazione a risposta scritta 4-01111
presentato da
testo di
DE LUCA, BRAGA, GRIBAUDO, PELUFFO e SIMIANI. — Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:
Il regolamento (UE) 2023/435, approvato il 27 febbraio 2023 ed entrato in vigore il 1o marzo 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 istitutivo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede l'introduzione nei PNRR nazionali di un apposito capitolo dedicato al piano REPowerEU, presentato nel maggio 2022 dalla Commissione europea a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina e finalizzato a rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima dell'anno 2030, attraverso la diversificazione dell'approvvigionamento energetico, la produzione e diffusione dell'energia pulita, l'efficienza energetica;
il piano REPowerEU consente agli Stati membri di accedere a ulteriori risorse, che per l'Italia ammontano a 2,76 miliardi di euro (pari al 13,8 per cento) derivanti dalle aste delle quote ETS, nonché di trasferire, eventualmente, fino al 7,5 per cento delle risorse dei fondi europei per le politiche di coesione; a tali risorse potrebbero aggiungersi anche le risorse che si renderanno disponibili all'esito della revisione del PNRR e quelle non spese per l'adeguamento alla Brexit;
come indicato nella comunicazione della Commissione europea 2023/C 80/01, gli Stati membri erano stati fortemente invitati a presentare i PNRR modificati con il capitolo REPowerEU entro il 30 aprile 2023, e cioè prima del termine legale del 31 agosto 2023, al fine di consentirne la verifica e la valutazione da parte della Commissione stessa senza ritardi;
le misure nel capitolo dedicato al piano REPowerEU all'interno del PNRR devono specificamente mirare a contribuire al conseguimento di almeno uno dei seguenti obiettivi: sicurezza energetica, diversificazione delle fonti energetiche dell'Unione europea, rafforzamento delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, contrasto della povertà energetica di famiglie e imprese, comprese le piccole e medie imprese, riqualificazione della forza lavoro, incremento della capacità di immagazzinaggio, riduzione della dipendenza dall'energia fossile entro il 2030;
le misure del PNRR destinate alla transizione verde, compresa la biodiversità, devono rappresentare almeno il 37 per cento della dotazione totale e almeno il 37 per cento dei costi totali stimati delle misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU;
a quanto si apprende da fonti di stampa, nella terza relazione sullo stato di attuazione del PNRR, sono elencati generici «gruppi» di misure «in materia reti di trasmissione e distribuzione», «sulla produzione di energie rinnovabili», «a sostegno delle catene del valore» soprattutto nella prospettiva dell'economia circolare e del recupero dei materiali rari;
sempre secondo fonti di stampa, nella premessa a tale relazione, il Ministro Fitto afferma che «il dibattito parlamentare rappresenta e continuerà a rappresentare per il Governo un momento fondamentale di elaborazione comune e verifica per la corretta attuazione del Piano. Le riflessioni condivise dalle Camere costituiscono un riferimento costante, per il Governo, anche per le future decisioni connesse all'aggiornamento e alla revisione del Piano: il Parlamento sarà pienamente coinvolto in tutte le fasi salienti dell'implementazione del PNRR...»
da canali di comunicazione ufficiali, il Ministro Fitto ha annunciato di aver inviato alla Commissione europea una serie di schede descrittive del nuovo Capitolo REPowerEU nazionale, per verificare l'ammissibilità degli interventi, che sarà composto da proposte che rafforzano l'autonomia energetica e la transizione ambientale;
se, in coerenza con la manifestata volontà di coinvolgere il Parlamento sull'implementazione del PNRR, il Ministro interrogato intenda allegare il contenuto delle schede descrittive sul nuovo Capitolo REPowerEU inviate alla Commissione alla terza relazione sullo stato di attuazione del PNRR;
se, alla luce di quanto detto in premessa, il Ministro interrogato intenda fornire elementi al Parlamento e dare evidenza pubblica delle schede descrittive inviate alla Commissione Unione europea.
(4-01111)