Ieri al TTF di Amsterdam il prezzo del gas si è fermato a 175 euro. Almeno 6 volte il prezzo usuale, ma lontano dai picchi di fine agosto. Le ragioni sono molteplici.
In primo luogo il forte rialzo ha provocato una riduzione della domanda. La domanda globale di gas è destinata a diventare negativa nel 2022 a causa dei prezzi elevati e dell'incertezza del mercato, si tratta di una previsione già avanzata ad aprile dall'Agenzia Internazionale dell'Energia che prevedeva un calo della domanda dello 0,3%.
La seconda ragione è l’aumento delle consegne di GNL. L’Unione Europea è ora il più grande importatore marittimo di GNL nel mondo, con una quota pari al 24,2% del commercio globale nei primi 7 mesi del 2022.L’UE ha importato complessivamente 57,4 milioni di tonnellate di GNL, con una crescita del 66,6% anno su anno dai 34,5 milioni di tonnellate nello stesso periodo del 2021. Si tratta di una crescita record.
La terza ragione è che le operazioni di riempimento dello stoccaggio sono in fase di completamento. A maggio la media UE era del 34,9%. (in Italia aveva raggiunto il 39% della capacità che è circa 17 miliardi di metri cubi. Ora gli obiettivi di stoccaggio si stanno realizzando. In Italia come ha dichiarato il ministro Cingolani nelle scorse settimane, si è superato l’obiettivo che si attesta all’81,7% della capacità, pari a 158 TWh cioè poco più di 16 miliardi di metri cubi di gas (bcm). I consumi invernali attesi (ottobre-marzo) battono intorno ai 47 bcm, una quantità che potrebbe essere gestibile senza razionamenti alle industrie se le forniture attese in quel periodo –arriveranno senza intoppi.
Insieme all’Italia, anche Germania e Francia hanno già onorato gli obiettivi di stoccaggio gas. Parigi è sopra il 91% ovvero 120 TWh, mentre Berlino è salita all’83,26%, pari a 203 TWh cioè quasi 21 bcm. E secondo il ministro dell’Economia e della Transizione ecologica Robert Habeck dovrebbe raggiungere l’obiettivo interno dell’85% un mese in anticipo, ovvero già per fine settembre.
Infine gli annunci di iniziative europee hanno spinto gli speculatori a giocare al ribasso. Con le sue decisioni la Ue sta tentando di placare le punte speculative rialziste assicurando che ci saranno regole per consumare meno con obiettivi europei e declinazioni operative nazionali. Se non ci sarà un vero e proprio tetto massimo di acquisto verranno comunque introdotte pratiche calmieratrici. Garantisce che verrà ridotta la dipendenza complessiva dalla Russia che ha invaso l’Ucraina. Tutto ciò spinge a scommesse al ribasso.