Politica5 Settembre 2023 13:15

Per Dal Fabbro (Iren) essenziale il riciclo per recuperare Materie prime: “Ma intervenire su end of waste e autorizzazioni”

“Iren ha iniziato prima di tutte le altre multiutility ad occuparsi di materiali rari. Abbiamo presentato con Ambrosetti uno studio a marzo 2023 sulle materie critiche e stiamo investendo ad Arezzo e in Piemonte su alcuni impianti specifici per il recupero di materiali rari utilizzando idrometallurgia e intelligenza artificiale”.

“Le materie critiche sono 34 quelle strategiche 16. Per quanto riguarda l’industria italiana, dagli studi che abbiamo fatto, emerge che ce ne sono 4-5 che sono pivotali. E questo è importante perché dal punto di vista industriale dobbiamo pensare che alla fine dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità e sulla filiera industriale del paese”. È quanto ha detto il presidente di Iren Luca Dal Fabbro ascoltato in Commissione Industria al Senato sulla tematica delle materie prime. “Indubbiamente l’aspetto importante è che il potenziale del riciclo è essenziale per recuperare quanto è possibile. Oggi l’Italia manca della capacità impiantistica quasi totalmente per poter estrarre materie prime strategiche. Ci troviamo nella situazione per cui oltre il 90% di materie recuperate dai Raee vengono esportate, quindi subiscono una lavorazione fuori dal nostro perimetro. In Italia ci si ferma al disassemblaggio ma non alla ri-estrazione”, ha spiegato Dal Fabbro che ha anche ricordato come nel nostro paese la raccolta Raee sia inferiore alla media Ue (34 contro 47%).

Tra le criticità Dal Fabbro ha individuato “le tempistiche autorizzative estremamente lunghe per fare un impianto di recupero”. “Ci vogliono in media 4,5 anni per autorizzare un impianti dove il 60% del tempo è assorbito dall’iter autorizzativo”, ha aggiunto il presidente di Iren. “L’altro tema importante è la qualifica dell’end of waste. Spesso mancano specifiche norme che lo caratterizzano cioè cosa fare del prodotto lavorato. Per garantire i flussi di ingresso bisogna poi che il legislatore preveda e incentivi dei sistemi di raccolta. Per realizzare una filiera è necessario sostenere poi la ricerca e l’Italia potrebbe capitanare alcune di queste ricerche. Infine ci vogliono le risorse: pensate che per quanta richiesta c’è il progetto Faro per il recupero dei Raee ha visto stanziati 150 milioni e richieste per 500”. Infine i pannelli fotovoltaici “ricchi di materie prime”: “Tra poco dovremo affrontare il problema della dismissione, nei prossimi 10 anni il fabbisogno raddoppierà ogni anno per diventare una delle crisi maggiori nei prossimi anni”.