L’Ue è al lavoro per identificare le cause dell’esplosione che ha interessato i gasdotti Nord Stream. Anche se secondo la Danimarca ci vorranno almeno uno-due settimane. “Dobbiamo andare a fondo di questa indagine prima di pronunciarci in modo molto chiaro sull'origine e le responsabilità". Lo ha detto il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, al termine della riunione del collegio dei commissari ricordando che il 30 settembre ci sarà la riunione del Consiglio Ue Energia durante la quale si discuterà anche di questo.
Nel frattempo l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell ha espresso a nome dell’Ue preoccupazione per i danni alle condutture Nord Stream 1 e 2 che hanno portato a perdite nelle acque internazionali del Mar Baltico. “Le preoccupazioni per la sicurezza e l'ambiente sono di massima priorità. Questi incidenti non sono una coincidenza e ci colpiscono tutti. Tutte le informazioni disponibili indicano che le perdite sono il risultato di un atto deliberato - ha aggiunto -. Sosterremo qualsiasi indagine volta a ottenere piena chiarezza su ciò che è accaduto e sul perché, e adotteremo ulteriori misure per aumentare la nostra resilienza nella sicurezza energetica. Qualsiasi perturbazione deliberata dell'infrastruttura energetica europea è del tutto inaccettabile e sarà soddisfatta con una risposta robusta e unita", ha concluso Borrell.
Dalla Russia, invece, si continuano a respingere le accuse di un possibile atto di sabotaggio. Il portavoce Dmitry Peskov ha definito assurde le accuse rivolte a Mosca Peskov ha infatti ricordato che il gas russo "costa un sacco di soldi e ora si sta dissolvendo nell'aria". E ha invece sottolineato le parole del presidente Usa, Joe Biden, contrario da sempre al Nord Stream 2.
"Ho discusso del sabotaggio sui gasdotti Nord Stream con il ministro della Difesa Morten Bødskov del nostro stimato alleato Danimarca. Abbiamo affrontato la protezione delle infrastrutture critiche nei paesi Nato", ha invece scritto su Twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg