Politica22 Novembre 2022 09:12

Meloni: Soddisfatta della manovra, 21 mld sull’energia

Si è chiuso nella notte il Consiglio dei ministri con l'approvazione della manovra 2023: in totale si tratta di 35 miliardi di euro di risorse complessive impiegate, in larga parte per contrastare il caro-energia, circa 21 miliardi per i primi tre mesi del nuovo anno che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro.

Il governo ha confermato l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Mentre per le famiglie più fragili ha confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.

Durante il Consiglio dei ministri, e come annunciato anche ieri, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato in Cdm la proposta di un price cap nazionale che riguarda il sistema delle rinnovabili pari a 180 euro al megawatt. Il tetto scatta e determina un prelievo rispetto all’impresa qualora si superi l’importo di 180 euro al megawattora.

Infine il governo ha deciso di alleggerire lo 'sconto' sui prezzi dei carburanti dal 1 dicembre: le accise sulla benzina passeranno infatti dall'attuale taglio di 25 centesimi - 30 con l'Iva - a 15 centesimi (18,3 con l'Iva).

Una manovra che “non si limita a un lavoro ragioneristico ma fa delle scelte politiche” perché “è un governo politico” e in tempi brevi “visto che abbiamo giurato meno di un mese fa”. “Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto” e “dell’approccio che abbiamo avuto, più o meno quella del bilancio famigliare”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa convocata per illustrare la manovra di bilancio. “Abbiamo deciso quali fossero le nostre priorità e concentrato le risorse”. Si tratta di “una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni presi con gli italiani” che “cuba complessivamente 35 miliardi di euro e due priorità: la crescita” e cioè “mettere in sicurezza il tessuto produttivo, premiare chi lavora”, e “la giustizia sociale cioè l’attenzione alle famiglie, ai redditi più bassi e le categorie più fragili”.

La voce maggiore di spesa riguarda il caro-bollette per circa 21 mld di euro: “Ovviamente le due scelte più importanti riguardano i crediti di imposta per le aziende che confermiamo e aumentiamo che passano dal 40 al 45% per le energivore e al 35% per le non energivore”. Per le famiglie “si interviene a calmierare le bollette fino a 15 mila euro di Isee” per un costo di “circa 9 mld di euro”. Infine, c’è “l’eliminazione degli oneri sulle bollette, la proroga dell’Iva al 5% sul gas” e,” viene ridefinita la norma sugli extraprofitti che dovrebbe consentire di aumentare a 2,5 mld” i ricavi “che passa dal 25 al 35%”, ha concluso Meloni.

"C'è il riavvio di un percorso che comincia 54 anni fa e che è costato centinaia di migliaia di euro ai contribuenti senza posare una pietra". Vogliamo avviare "questi lavori che non interessano solo Messina e Reggio Calabria ma tutta Europa, chiederò un co-finanziamento europeo", ha aggiunto il ministro dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini in conferenza stampa annunciando la riattivazione della società Stretto di Messina per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.