Energia31 Agosto 2022 16:38

Le sanzioni alla Russia funzionano? Per Gazprom profitti record grazie ai prezzi del gas. E in inverno potrebbe andare peggio. Intanto la Cina aumenta del 60% l’import di combustibili da Mosca

Le sanzioni fanno male alla Russia? È la domanda che da tempo ci si pone nei dibattiti pubblici da quando è cominciato il conflitto tra Russia e Ucraina e di cui ancora si parla in Italia alle prese con la campagna elettorale. Una risposta arriva anche dai conti di Gazprom, il colosso russo del gas di proprietò statale, che in queste ore ha diffuso i dati del primo semestre 2022 sull’andamento dell’azienda: ebbene Gazprom ha registrato un utile netto record di 2,5 trilioni di rubli (41,3 miliardi di dollari) nella prima metà di quest'anno, e ciò grazie ai prezzi del gas in Europa che sono rimasti ai massimi livelli per tutto il periodo.

Nonostante, infatti, le esportazioni di gas di Gazprom verso l'Europa siano crollate nel 2022, i prezzi del gas record hanno fatto sì che la società fosse ancora in grado di registrare ricavi record e utile netto per il primo semestre. Secondo i dati di S&P Global Commodity Insights, il prezzo mensile del TTF olandese valutato da Platts è stato in media di 100,25 euro/MWh nella prima metà del 2022 rispetto a 21,61 euro/MWh nello stesso periodo dell'anno scorso.

I prezzi elevati hanno significato che Gazprom è stata in grado di aumentare i ricavi e i profitti nonostante le esportazioni del primo semestre verso paesi non CSI per un totale di soli 68,9 miliardi di metri cubi, in calo del 31% rispetto allo stesso periodo del 2021.

"Nonostante la pressione delle sanzioni e un ambiente esterno sfavorevole, Gazprom ha dimostrato ricavi e utili netti record ai sensi degli IFRS nella prima metà del 2022", ha affermato Famil Sadygov, vicepresidente del comitato di gestione di Gazprom.

Sadygov ha aggiunto che Gazprom pagherà anche un acconto sul dividendo per il periodo di 51,03 rubli per azione.

Ma questo inverno le cose potrebbero andare peggio (per l’Europa) e meglio per Gazprom. I prezzi del gas potrebbero superare i "4.000 dollari per 1.000 metri cubi nei periodi di picco invernale", riporta Bloomberg citando la stima dell'amministratore delegato di Gazprom , Alexey Miller, sul canale Telegram del colosso dell'energia russo. L'attuale crisi gas è il "risultato - aggiunge – delle decisioni normative europee e della politica delle sanzioni. Le esportazioni diGazprom per gli 8 mesi verso i mercati chiave al di fuori della Russia hanno raggiunto 82,2 miliardi di metri cubi. La produzione di gas da gennaio ad agosto ha raggiunto i 288,1 miliardi di metri cubi".

Gazprom, che non ha pagato dividendo per l'intero 2021, ha annunciato un'assemblea straordinaria degli azionisti per il 30 settembre. Nel frattempo ha anche annunciato di aver raggiunto con l'Ungheria un accordo per una fornitura extra di gas, pari ad un massimo di 5,8 milioni di metri cubi in più al giorno. Secondo quanto annunciato su Twitter dal portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, "la somministrazione di energia in Ungheria è assicurata".
Mentre a Oriente, proprio nel giorno in cui è partito ufficialmente lo stop alle forniture di gas all’Europa dovuto alla manutenzione del Nord Stream 1 Gazprom ha comunicato di aver incrementato le esportazioni verso la Cina del 60% nei primi otto mesi dell'anno. Sempre Miller, in un video, ha comunicato che entro la fine dell'anno verrà celebrato un evento storico, l' inizio del flusso di gas dal giacimento di Kovykta al gasdotto Power of Siberia” che dovrebbe incrementare le forniture alla Cina.