Energia29 Novembre 2022 11:43

Le importazioni europee di gas russo via mare raggiungono un livello record

L'aumento delle spedizioni di GNL avviene anche se i flussi di questo combustibile attraverso i gasdotti hanno subito un forte rallentamento

L'Europa sta importando una quantità record di gas russo via mare, evidenziando come la regione non si sia completamente liberata dalla dipendenza della Russia, anche se i flussi attraverso i gasdotti si sono praticamente fermati. Lo scrive il Financial Times.

"Le importazioni di gas naturale liquefatto russo, tipicamente trasportato su grandi navi cisterna, sono aumentate di oltre il 40% tra gennaio e ottobre di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del 2021, evidenziando la difficoltà dell'Europa a staccarsi dal gas di Mosca nonostante i tentativi di Bruxelles di allontanarsi dalle fonti russe - si legge ancora su FT -. Il Gnl russo ha rappresentato il 16% delle importazioni europee via mare durante il periodo. Sebbene il volume totale di 17,8 miliardi di metri cubi rappresenti una frazione dei 62,1 miliardi di metri cubi di gas dei gasdotti in questo periodo, lascia comunque l'Europa esposta all'armamento energetico di Vladimir Putin. Un giorno Putin potrebbe svegliarsi e dire: 'Non invieremo più GNL in Europa', costringendo la regione ad acquistare da un mercato spot ancora più costoso", ha dichiarato Anne-Sophie Corbeau, studiosa di ricerca globale presso il Center on Global Energy Policy della Columbia University". (...)

"Per colmare il divario, l'Europa, che lo scorso anno ha importato 155 miliardi di metri cubi di gas naturale russo, compreso il GNL, si è rivolta al mercato internazionale del GNL. Tra gennaio e ottobre, secondo i dati di Refinitiv, l'Europa ha importato un quantitativo record di 111 miliardi di metri cubi di GNL a livello globale, con un aumento di quasi il 70% rispetto all'anno precedente. Le importazioni dalla Russia nel periodo sono state pari a 17,8 miliardi di metri cubi, con un aumento del 42% rispetto allo stesso periodo del 2021, con Francia, Belgio, Spagna e Paesi Bassi che hanno assorbito quasi tutti i volumi. La maggior parte del GNL russo proviene dalla joint venture Yamal LNG, la cui maggioranza è detenuta dalla società russa Novatek, mentre altre quote sono detenute dalla francese Total, dalla cinese CNPC e da un fondo statale cinese. Poco meno del 10% delle azioni di Novatek è di proprietà della società statale russa Gazprom", si legge ancora sul FT.

(Dalla rassegna stampa di Eprcomunicazione)