News29 Gennaio 2024 12:58

Italia-Africa, Urso: con piano Mattei lavoriamo a sviluppo interconnessioni, spazio e materie prime. Italia pronta con sue imprese

“La storia del continente africano è quella di un continente sempre più ricco anche di risorse umane, con un tasso di crescita che ne fa il continente più giovane e quindi il continente del futuro. L'Italia, voi lo sapete, è un leader di tecnologia e know how, è un grande Paese trasformatore, utilizza materie prime spesso importate da altri continenti, per realizzare, attraverso il lavoro e la tecnologia, un prodotto finale ammirato in ogni continente.”

Così il ministro del Made in Italy Adolfo Urso nel corso del Vertice internazionale "Italia – Africa. Un ponte per una crescita comune” presso il Senato.

“Per questo ha sviluppato un'industria manufatturiera capace di realizzare il meglio delle macchine utensili che servono in ogni processo industriale. Le nostre relazioni sono oggi prevalentemente nel campo dell'energia, ma vi sono anche 1600 imprese italiane operanti in Africa, dalla chimica ai macchinari, alle infrastrutture. In questa fase in cui all'Europa è preclusa la frontiera orientale, diventa sempre più necessaria la partnership tra Europa e Africa, che passa innanzitutto dal Mediterraneo e quindi dalla nostra penisola.

In questo contesto mi soffermo su tre ambiti su cui si scommette il nostro futuro. Le interconnessioni, lo spazio e le materie prime critiche che sono fondamentali nella Twin Transition. Mi riferisco certamente ai gasdotti, sempre più importanti per l'Unione, ma anche ai progetti di interconnessione elettrica con Tunisia e, in prospettiva con Libia, Egitto, anche ai fini di sviluppare la produzione di energia rinnovabile.

Mi riferisco alle connettività digitali con il cavo Blue Med e Raman che anche grazie alle imprese italiane garantiranno la trasmissione dati tra Nord e Sud del mondo. Mi riferisco alla rete satellitare e a quello che consentirà anche ai vostri paesi l'accesso allo spazio che l'Italia conseguì proprio dall'Africa dalla nostra base di Malindi, 60 anni fa.

L'Unione Africana ha adottato la strategia e la politica spaziale africana che ha portato all'approvazione del progetto di una Agenzia spaziale continentale con sede al Cairo. l'Italia da 60 anni appunto è presente in Kenya con il Broglio Space Center. Abbiamo già individuato con il governo del Kenya un piano di rilancio del centro a favore anche dagli altri Paesi africani. Vogliamo così promuovere corsi avanzati di formazione su temi spaziali, trasferire l'analisi dei dati satellitari, sviluppare la telemedicina anche con progetto di scambio dati satellitari tra ospedali africani e alcuni hub di eccellenza in Italia.

Inoltre, i dati satellitari di osservazione della Terra sono essenziali per molte sfide africane, come la sicurezza alimentare, il controllo del territorio. Vogliamo insieme costruire un futuro comune in sicurezza. A questo serve un uso sapiente delle materie prime critiche che sono a fondamento delle tecnologia green e della tecnologia digitale: la duplice transizione che sta cambiando gli assetti globali.

L'Italia è pronta a farlo con voi, con le nostre imprese, in progetti comuni per sviluppare l'estrazione e la lavorazione delle materie prime e delle terre rare, in una filiera industriale che possa rappresentare un nuovo modello di partnership per la nostra Unione Europea. Un modello win win, come insegnò proprio Enrico Mattei, a cui è dedicato il nostro piano per l'Africa.