News11 Settembre 2023 11:20

Istat, pil italiano in flessione (-0,4%) nel II trimestre 2023. Calano occupazione e fiducia imprese

L’economia internazionale è in rallentamento caratterizzata da dinamica eterogenea per aree geografiche e settori, inflazione ancora elevata ma in calo e condizioni di finanzia-mento restrittive che pesano soprattutto sulla domanda interna. È quanto rileva Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.

Nel secondo trimestre, prosegue Istat, dopo l’aumento registrato nei tre mesi precedenti, in Italia il prodotto interno lordo (Pil), ha segnato una flessione (-0,4%). La variazione acquisita per il 2023 è pari a 0,7%. Dal lato dell’offerta, segnali negativi provengono dal settore manifatturiero. A luglio, dopo due mesi di crescita consecutivi, l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% in termini congiunturali.

L’occupazione, per la prima volta nell’anno, a luglio ha segnato una flessione che lascia comunque il numero degli occupati a un livello superiore a quello di luglio 2022. Il tasso di disoccupazione è aumentato a fronte della stabilità di quello di inattività.

Il differenziale dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) tra Italia e l’area euro, ad agosto, pur risultando ancora positivo, si è ridotto consistentemente.

In base alla stima preliminare, ad agosto, la variazione tendenziale dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è stata pari a 5,5% (da 5,9% di luglio). La variazione acquisita per il 2023 è rimasta stabile stabile a 5,7%. Nel dettaglio, hanno registrato una decelerazione sia la componente dei beni (6,4% da 7,0%) sia quella dei servizi (3,6% da 4,1%), nonostante il maggiore dinamismo della domanda di turismo tipico dei mesi estivi.
A luglio, i prezzi dei beni energetici hanno mostrato una lieve flessione (-0,1% rispetto a giugno) a cui hanno contribuito sia i listini degli energetici non regolamentati sia quelli degli energetici regolamentati che riflettono gli andamenti delle bollette del mercato tutelato. È proseguito il rallentamento delle quotazioni dei beni alimentari (9,8% da 10,5%). Quelli degli alimentari non lavorati in particolare hanno segnato una decelerazione più marcata (9,2% da 10,4%), incorporando il calo delle quotazioni delle materie prime agricole sui mercati internazionali.
Per quanto riguarda i servizi, i prezzi dei trasporti hanno continuato a mostrare una discesa rapida (1,2% da 2,4%) così come quelli dei servizi ricreativi e culturali (5,9% da 6,6%).

Ad agosto, si è rilevato un generalizzato peggioramento della fiducia delle imprese per le quali l’indice si è attestato sul valore più basso da novembre 2022. La fiducia dei consuma-tori, pur riducendosi, si è mantenuta sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio.