Politica30 Maggio 2023 13:05

Infrastrutture, interrogazione Dori (AVS): su polo logistico Castel Mella (Brescia)

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01069

presentato da

DORI Devis

testo di

Venerdì 26 maggio 2023, seduta n. 109

DORI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro della cultura, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

a Castel Mella, in provincia di Brescia, è in fase di progettazione un nuovo polo logistico, ad opera di Copan, azienda conosciuta in tutto il mondo per la produzione dei tamponi COVID-19;

la nuova infrastruttura, alta 19 metri, occuperebbe complessivamente un'area di 62 mila metri quadri, interessando la frazione «Macina» e cambiando radicalmente il traffico veicolare nella zona che sarebbe intensificato a causa dell'incessante spola di camion e furgoni da e per il preannunciato polo;

il toponimo deriva dalla presenza, testimoniata nel settecento dagli estimi veneti, di un mulino a due ruote per la macinazione di miglio, frumento, orzo e mais e di una macina d'olio;

al fine di sminuire la portata del progetto, si continua a parlare di «stralci» come se si trattassero di progetti da considerare separatamente e non unitariamente nella loro totalità;

l'area «Macina» è una zona ricca di biodiversità, con molte fonti di acqua e posta accanto a un'area boschiva;

come risulta dal provvedimento di esclusione dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del comune di Castel Mella, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia con prot. N. 6936 del 24 aprile 2023 ha affermato: «Nella fascia sud (2 e 3 stralcio) dovrà essere completato lo scavo archeologico in estensione, al fine di completare la messa in luce e la documentazione delle evidenze emerse (come da Relazione Archeologica redatta dalla ditta ASPS Servizi Archeologici di Tiboni e Sanna) e di validare la compatibilità delle opere con la salvaguardia di depositi e strutture archeologiche sepolte» con riferimento al «contesto insediativo-produttivo con strutture lignee, verosimilmente ascrivibile al periodo tardoantico-altomedievale»;

il nuovo progetto ha destato sin da subito grande preoccupazione nella popolazione residente che si è conseguentemente mobilitata in protesta contro il progetto, costituendo anche il Comitato denominato «Salva Macina-Castel Mella»;

la realizzazione dell'ennesimo nuovo polo logistico a discapito delle aree verdi consolida e rafforza il triste primato della pianura bresciana, come maglia nera in Lombardia per il consumo del suolo;

secondo quanto affermato da Legambiente Lombardia in occasione dell'ultima Giornata mondiale del suolo, nel bresciano in cinque anni risultano consumati oltre 7 metri quadri di suolo per abitante, più del doppio della media regionale che è ferma a 3,5 metri quadri;

si sta assistendo a un incessabile e inesorabile processo di cementificazione. Continuano a crescere i progetti infrastrutturali che coinvolgono diverse zone della provincia di Brescia: il progetto Develog di Lonato, al confine con Castiglione delle Stiviere, previsto a pochi metri di distanza dal Sito di Interesse Comunitario Complesso Morenico; un nuovo polo di distribuzione per prodotti per hotel di lusso e ristoranti stellati in via di ultimazione nella Fascia d'Oro, tra Castenedolo e Montichiari, e, non da ultimo, il progetto di un polo logistico a Roccafranca su un'area di oltre 150 mila metri quadri;

le recenti condizioni meteorologiche estreme che hanno colpito anche la provincia di Brescia, dimostrano la necessità di evitare qualsiasi ulteriore consumo di suolo in considerazione della fragilità idrogeologica del territorio;

il continuo consumo di suolo comporta una minore fertilità del terreno, una perdita di carbonio e di biodiversità, una capacità inferiore di trattenere l'acqua, lo sconvolgimento dei cicli dei gas e dei nutrienti –:

quali iniziative i Ministri interrogati intendano porre in essere per promuovere una interlocuzione con tutti i soggetti ed enti coinvolti al fine di evitare la realizzazione di un nuovo polo logistico a Castel Mella, in modo che si possa evitare ulteriore consumo di suolo, contenere il traffico veicolare e il conseguente aumento di inquinanti atmosferici e garantire la tutela della salute dei cittadini e la conservazione delle aree verdi.
(4-01069)