Sostenibilità30 Novembre 2023 14:48

Il riscaldamento, l’acidificazione e il calo dei livelli di ossigeno minacciano i mari europei. Il report Aea

Il briefing dell'AEA "Come i cambiamenti climatici incidono sulla vita marina" riassume il modo in cui i crescenti livelli di emissioni di gas serra nell'atmosfera stanno influenzando gli ecosistemi marini in Europa. A sostegno della revisione della direttiva quadro sulla strategia marina dell’UE, il briefing dell’AEA evidenzia ulteriormente le aree geografiche di particolare interesse e le azioni per sostenere la resilienza degli ecosistemi.

Il cambiamento climatico influisce negativamente sulla vita marina principalmente attraverso il suo “trio mortale” che rende l’acqua di mare più calda, più acida e meno ricca di ossigeno. Quest’estate, le temperature globali della superficie del mare sono state record e i mari regionali europei hanno sperimentato diverse ondate di caldo marino. Ricerche recenti indicano che il cambiamento climatico potrebbe essere responsabile fino alla metà degli impatti combinati sugli ecosistemi marini.

Il briefing dell’AEA avverte che i mari semichiusi, le aree poco profonde e le acque costiere in Europa sono particolarmente vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici. Ciò riguarda in particolare parti del Mar Baltico, del Mare Adriatico e del Mare del Nord, osserva il briefing dell'AEA.

Lo stato generale dei mari europei è in peggioramento, ma alcune parti della biodiversità marina mostrano miglioramenti laddove sono state adottate e attuate misure. Secondo il briefing dell’AEA, ciò suggerisce che potrebbe essere possibile aiutare singole parti degli ecosistemi marini, come singole specie o habitat, a riprendersi riducendo pressioni specifiche. Ciò potrebbe avere effetti positivi sulla resilienza complessiva dell’ecosistema.

Per sostenere questi sviluppi, il briefing dell’AEA sottolinea l’importanza di aumentare le aree marine protette fino a coprire il 30% dei mari europei, ripristinare gli ecosistemi danneggiati , come le praterie di fanerogame marine, e un’attenta pianificazione di dove e come i mari vengono utilizzati per le attività umane, come l’energia produzione, navigazione e turismo, o designate come aree protette. Queste azioni potrebbero aiutare gli ecosistemi marini europei e la loro capacità di continuare a fornire servizi tanto necessari, tra cui il sequestro del carbonio, cibo, materiali, attività ricreative e turismo.