Energia22 Agosto 2023 13:40

Il prezzo dei carburanti schizza ai massimi. Consumatori: speculazione non giustificata

Secondo i dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), il prezzo della benzina in modalità self service sale ancora attestandosi a 1,946 euro al litro, il gasolio a 1,845 euro al litro.

Per l'ultima settimana si tratta rispettivamente, di una crescita di 0,7 centesimi (+0,37%) per la verde e di + 1,7 centesimi (+0,96%) per il gasolio. Resta stabile oltre i 2 euro la verde
in autostrada, a 2.018 euro un litro in sé mentre il gasolio è a 1.932 euro. 

"Stangata per il rientro dalle vacanze! Una speculazione bella e buona che colpisce chi sta rientrando dalle ferie o ha deciso di partire solo ora per raggiungere il luogo di villeggiatura" ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"In una sola settimana un pieno da 50 litri costa 36 cent in più per la benzina self e 88 cent per il gasolio. Nel mese di agosto un litro di benzina è rincarato di quasi 5 cent, con un rialzo del 2,5%, pari a 2 euro e 41 cent per un pieno, mentre il gasolio costa quasi 10 cent al litro in più, con un balzo del 5,7%, pari a 4 euro e 96 cent a rifornimento, pari su base annua a 119 euro per una famiglia che fa due pieni al mese" ha proseguito Dona.

"Il flop del Governo sull'esposizione del prezzo medio regionale, che a dire dell'Esecutivo doveva servire a ridurre i prezzi, è ancora più lampante se si considerano le medie regionali. Nonostante dopo il 16 agosto l'impennata dei prezzi abbia subito un rallentamento, dal 1° agosto ad oggi, il prezzo medio in autostrada della benzina self è rincarato di 3,4 cent al litro, pari a 1 euro e 70 centesimi per un pieno di 50 litri. Va ancora peggio per il gasolio che balza di 7,8 cent al litro, pari a 3 euro e 90 cent a rifornimento" ha concluso Dona.

 Per la benzina self, rispetto alle regioni e province autonome, secondo l'elaborazione effettuata dall'Unione Nazionale Consumatori sui dati medi del Mimit, è il Molise la regione dove il pieno di carburante ha subito il maggior incremento di prezzo: 2 euro e 20 cent. Al 2° posto delle cattive Bolzano dove un rifornimento di benzina costa rispetto all'inizio del mese 1 euro e 95 cent in più. Al terzo posto la Campania con 1 euro e 85 cent a pieno.

Guardando al prezzo assoluto, dopo le autostrade è Bolzano ad avere il costo al litro maggiore (1,984 euro), seguita dalla Basilicata (1,971) e dalla Puglia (1,969).

 

Anche per il gasolio la regione meno virtuosa resta il Molise con un salto di 4 euro e 50 cent per un rifornimento. Al secondo posto la Campania: 4,35 euro. Medaglia di bronzo per Bolzano, con 4 euro e 30 cent.

In valore assoluto, però, anche per il gasolio è sempre Bolzano la più cara (1,890 euro al litro), seguita da Calabria (1,874) e Valle d'Aosta  ex aequo con la Liguria (1,872).

 

Anche Federconsumatori parla di "livelli elevatissimi ed irragionevoli, che nemmeno il rallentamento della produzione americana e il taglio annunciato dall’Opec possono giustificare".

Secondo i calcoli effettuati dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento del mercato petrolifero che del cambio Euro/Dollaro, ad oggi sul prezzo della benzina gravano ben 18 centesimi in più rispetto al dovuto. Il prezzo del gasolio, invece, si attesta a ben 20 cent in più di quanto dovrebbe.

Questo si traduce, per una famiglia, in un aggravio sui pieni di carburante di +216,00 euro (calcolando una media di due pieni di benzina al mese).

A questi si aggiungono +178,80 euro di ricadute annue in termini indiretti, dovute all’aumento dei prezzi di beni e servizi (non dimentichiamo, infatti, che l’86% dei beni è trasportato su gomma), per un totale di 349,80 euro.

Il confronto con il passato risulta ancora più allarmante: volgendo lo sguardo indietro, esattamente a 10 anni fa, emerge come il prezzo della benzina, pur a fronte di una diminuzione del costo del petrolio al barile del 23% (controbilanciata, però, da una forte perdita di terreno della nostra moneta), sia aumentato di ben il 10%.