Energia3 Luglio 2023 16:02

Il petrolio sale dopo i tagli delle forniture saudite e russe ad agosto

Il prezzo del greggio è salito oggi dopo che i principali esportatori di petrolio, vale a dire Arabia Saudita e Russia, hanno annunciato tagli all'offerta per agosto, togliendo qualsiasi preoccupazione per un rallentamento dell'economia globale e il potenziale per ulteriori aumenti dei tassi di interesse statunitensi. L'Arabia Saudita ha infatti dichiarato che estenderà il suo taglio volontario di un milione di barili al giorno.

La Russia, dal canto suo, cercando di aumentare i prezzi globali del petrolio di concerto con l'Arabia Saudita, ridurrà le sue esportazioni di petrolio di 500.000 barili al giorno ad agosto, ha dichiarato il vice primo ministro Alexander Novak, restringendo ulteriormente le forniture globali.

I tagli nel complesso ammontano all'1,5 % dell'offerta globale e portano il totale promesso dai produttori di petrolio OPEC+ a 5,16 milioni di barili al giorno.

Al momento i futures sul greggio Brent sono aumentati dello 0,4%, o 32 centesimi, a 75,73 dollari al barile dopo aver guadagnato lo 0,8% già venerdì. Il greggio US West Texas Intermediate è salito dello 0,5%, o 32 centesimi, a 70,96 dollaridopo un aumento dell'1,1% nella sessione precedente.