C’è l’interesse di Edison per gli small reactor nucleare e la strada ormai tracciata per il net zero al 2050 dell’Europa tra i temi che sono stati affrontati nel corso della seconda giornata dell'Italian Energy Summit organizzato da Il Sole 24 Ore.
MONTI: INTERESSATI A PORTARE NUCLEARE IN ITALIA CON SMALL REACTOR
"Guardiamo con interesse a portare in Italia il nucleare attraverso lo small reactor. Si tratta di impianti piccoli e flessibili. E' una seria opportunità" ha affermato Nicola Monti, ceo di Edison. "Ritengo che per avere sistema efficiente e ad un costo accettabile da qui al 2050, immagino una presenza di rinnovabili all'80% e un 20% di energia programmabile con cattura di Co2 e il nucleare", ha aggiunto sottolineando che il nucleare "è un tema delicato in Italia ma se vogliamo avere approccio laico sulle tecnologie dobbiamo essere coscienti del salto fatto dal nucleare. Oggi è 10 volte più sicuro di Chernobyl".
A livello generale, il top manager ritiene che sul fronte delle tecnologie "oggi si punta su quelle già mature da un punto di vista di affidabilità e sostenibilità. Mi riferisco all'eolico e al fotovoltaico. Ma non bastano: ci sono tante tecnologie su cui investire che non sono ancora mature come la cattura di Co2, l'eolico off-shore galleggiante, l'idrogeno verde e il nucleare". Monti si è soffermato sulla geotermia che "è assolutamente interessante ma ha un potenziale limitato rispetto alle esigenze che vediamo nella crescita dei consumi elettrici. Ha un potenziale di crescita ma non è scalabile". Infine un passaggio sul risparmio dei consumi: "una parte è diventato strutturale. Registriamo un 10% di riduzione della domanda che è frutto del comportamento virtuoso dei consumatori. Credo che arriveremo ad avere un 20-25% di riduzione strutturale".
MONTI (EDISON): SISTEMA ITALIANO VIRTUOSO, MIGLIORE DI QUELLO TEDESCO
Nel frattempo, ha proseguito Monti "abbiamo un sistema energetico piuttosto virtuoso in Italia. Siamo virtuosi perchè le emissioni specifiche per abitante sono la metà di quelle tedesche". ha affermato intervistato dal direttore de Il Sole 24 Ore, Fabio Tamburini. Secondo il top manager "siamo nella traiettoria giusta per arrivare al target net zero del 2050. Le nostre imprese hanno le competenze necessarie per mettere in campo quegli investimenti necessari per arrivare alla transizione energetica. Ci sono 300 miliardi di euro che noi dobbiamo spendere da qui al 2030 per realizzare il primo pezzo di decarbonizzazione. E’ un numero molto grande e che impatta sugli investimenti del settore privato ma che ha bisogno di un quadro di riferimento che coinvolga le istituzioni", ha concluso.
MONTI: TRA QUALCHE MESE INAUGUREREMO NUOVA CENTRALE TERMOELETTRICA
Inoltre, "come Edison continuiamo a investire sull'idroelettrico. Di recenti abbiamo inaugurato a Marghera" una centrale termoelettrica di ultima generazione, "realizzata con tecnologia italiana, e un'altra la inaugureremo tra qualche mese" ha detto Nicola Monti. "Siamo stati i primi a investire sull'idroelettrico", ha ricordato, sottolineando che "in questo percorso vogliamo essere attori innovativi e importanti nella transizione energetica. Come Edison abbiamo un approccio neutrale sulle tecnologie da usare per garantire una energia affidabile ma anche sostenibile e questo si può fare se si usa il gas naturale", ha concluso.
ENERGIA, GRASSI: UE SU BUONA STRADA PER NET ZERO AL 2050
"L'Europa si è dato l'obiettivo di arrivare al net zero al 2050. A poco più di due anni e mezzo dalla partenza del Green deal, l'impressione è che siamo nella direzione giusta ma i primi passi compiuti gettano luce sulle sfide che abbiamo davanti". ha invece affermato Stefano Grassi, Capo gabinetto del commissario europeo all'energia, Kadri Simson.
Secondo Grassi, i settori più difficili sono "i trasporti, il residenziale e l'agricoltura. E sono queste le aree su cui concentrarsi". Per quanto riguarda le fonti energetiche da affiancare alle rinnovabili, il commissario ritiene che "le scopriremo nei prossimi anni e decenni. Ci saranno delle tecnologie commerciabili che oggi sembrano molto distanti". Per quanto riguarda le fonti attualmente conosciute, l'attenzione è da porre su "l'elettrico, il gas, l'idrogeno e il nucleare".