Politica9 Settembre 2022 15:39

Gas: Misure “senza precedenti” della Commissione Ue la prossima settimana. Cingolani: Mio lavoro finito

“La prossima settimana verranno presentate misure senza precedenti per una situazione senza precedenti”. Lo ha detto Kadri Simson, commissaria europea all'Energia, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dell'Energia Ue. La Simson ha ricordato che gli stoccaggi europei sono attualmente pieni all’83% “ma ci dobbiamo assicurare che l’utilizzo del gas come arma non abbia successo questo è stato lo spirito della discussione di oggi dei ministri che sono pronti a sostenere e a far fronte ai picchi di prezzo dell’energia”.

In ogni caso ha assicurato che la Commissione Ue è pronta a introdurre un “indice complementare sul Gnl” e ad “adottare nuovi indici per il mercato del gas diversi dal Ttf che è legato a piccoli gasdotti e non riflette la situazione reale del mercato". Natuarlmente, ha ricordato la commissaria, “stiamo pensando di imporre un tetto massimo al prezzo di gas russo che consenta comunque gli approvvigionamenti e un piattaforma per negoziare prezzi più bassi con altri fornitori. Non c’è un’unica soluzione, dobbiamo mantenere il nostro lavoro su più fronti”.

“I ministri dell’Ue hanno concordato la necessità di una soluzione urgente a livello Ue, dobbiamo lavorare per preparare una soluzione coordinata per ridurre i prezzi. Non è stata una discussione facile ma siamo riusciti a trovare la strada giusta”, ha aggiunto il ministro ceco dell'Industria e del commercio, presidente di turno del Consiglio, Jozef Sikela.

A fare il punto della situazione anche il ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani: “Tutti i paesi si sono pronunciati con lievi distinguo sulle proposte della commissione, noi abbiamo rilanciato sul price cap. Il risultato è stato abbastanza positivo: 15 paesi hanno detto ok a un price cap generalizzato, 3 preferirebbero solo sul gas russo che verrà discusso e 3 paesi non hanno pregiudiziali ma vorrebbero condizionarlo alla sostenibilità di lungo termine per evitare che metta in difficoltà paesi più deboli e 5 paesi contrari o neutrali perché non hanno bisogno di gas. Altro punto discusso da tutti è stato il disaccoppiamento dell'energia elettrica soprattutto prodotta da rinnovabili con il gas. Adesso la Commissione nelle prossime settimane lavorerà su queste proposte”, ha aggiunto il ministro che sul price cap ha precisato: “Non ci sono state pregiudiziali ma per alcuni paesi del sud est europeo questa proposta potrebbe essere complicata nel caso in cui dovesse verificarsi uno stacco completo del gas russo”. Questo anche perché ci sono “27 Stati con energy mix diversi e climi diversi: noi siamo fortunati perché abbiamo 5 gasdotti e 3 rigassificatori, altri no”. Sul gasdotto Italia-Spagna, infine, il ministro ha precisato: “Il mare è profondo oltre i 1000 m non ci sono precedenti di gasdotti sottomarini in quelle profondità per la pressione e le lunghezze. L’idea di per se è ottima ma la parola deve passare ai tecnici ora”, ha concluso Cingolani congedandosi: “Ho finito il mio lavoro, è terminato con il governo Draghi ora devo cercare un lavoro”.