"Il tema idrico è fondamentale, l'Italia consuma 30 miliardi di metri cubi d'acqua l'anno e parte principale è dedicata all'agricoltura. Oggi l'acqua viene ancora considerata un "non problema", ma abbiamo acquedotti vecchi, come a Roma, con oltre 100 anni di vita".
Così Fabrizio Palermo, AD Acea, in occasione del Forum Enpaia in corso a Roma.
"In Italia la questione è gestionale, perché a lungo non è stato messo tra le priorità. Intanto va intercettata tutta l'acqua piovana e il progetto invasi è fondamentali. Poi c'è il tema infrastrutturale, fondamentale, tra cui la creazione di una rete nazionale, dove oggi mancano anche quelle regionali. Serve un aggiornamento normativo, perché siamo fermi da 30 anni. Gli Ato sono oggi troppo piccoli, vanno aggiornati così da ottimizzare la risorsa.
Inoltre gli operatori industriali sono troppi, i piccoli non riescono a fare innovazione. Oggi di acqua ne disperdiamo tanta, ma non possiamo misurarla, servono investimenti, tra cui la creazione di contatori individuali.
Dobbiamo ragionare sull'intelligenza artificiale, che consuma molta acqua: per questo dobbiamo investire sulle infrastrutture dati. L'altro tema è del riuso dell'acqua: quella trattata è perfettamente potabile, ma servono grossi investimenti, possibili oggi a costi bassi e in tempi brevi".