Energia22 Febbraio 2024 15:11

Energia, Pichetto Fratin: Decreto Agrivoltaico tassello fondamentale per sostenibilità e per target Pniec

"Il decreto ministeriale cd 'Agrivoltaico' rappresenta un tassello della grande sfida rappresentata dal far coesistere eccellenza agricola con soluzioni energetiche sostenibili. Assieme alle Comunità Energetiche questo è probabilmente uno dei provvedimenti più qualificanti per cambiare dal territorio il paradigma energetico del nostro Paese e guardare al futuro. Il decreto si pone l’obiettivo di potenza installata complessiva pari a almeno 1,04 GW e per una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno entro il 2026". Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin durante il Question Time al Senato. "In questo contesto, il “Decreto c.d. Agrivoltaico” promuove soluzioni costruttive innovative, con la possibile coesistenza di più usi del suolo e con benefici aggiuntivi legati alla compatibilità della produzione di energia con le attività agricole, anche al fine del recupero di terreni all’uso produttivo - ha proseguito il ministro -. La misura prevede un contributo in conto capitale, nel limite del 40% dei costi di investimento ammissibili, finanziato con oltre un miliardo di euro di risorse PNRR, cui si abbina un incentivo in tariffa - della durata di 20 anni – applicato alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete. Le procedure di registro, previste per complessivi 300 MW, sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 MW, realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni; mentre le procedure competitive (per complessivi 740 MW) sono dedicate ad impianti di qualsiasi potenza, realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni o associazioni temporanee di impresa con almeno un imprenditore agricolo. Un altro punto cardine del decreto è il sistema di monitoraggio dell’attività agricola sottostante, per valutare il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture. In conclusione, la misura vuole essere un volano per l'innovazione del settore e per gli obiettivi fissati per il 2030 dal PNIEC, in termini di quota totale di energia da rinnovabili sul consumo finale lordo di energia, in un’ottica di sostenibilità ambientale favorendo, altresì, la resilienza, anche in chiave economica, delle aziende agricole coinvolte", ha concluso il ministro.