Grafico a barre: emissioni di gas serra per economia e PIL, milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, volumi concatenati (2015), milioni di €, UE 2° trimestre 2020-2° trimestre 2023

Nel secondo trimestre del 2023, i settori economici responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra erano “manifatturiero” (23,5%), “famiglie” (17,9%), “elettricità, fornitura di gas” (15,5%), “agricoltura” (14,3% ), seguito da "trasporto e magazzinaggio" (12,8%).

Rispetto al secondo trimestre del 2022, le emissioni sono diminuite in 6 settori economici su 9. Il calo maggiore si è registrato nel settore 'forniture di energia elettrica e gas' (-22,0%). Il settore principale in cui le emissioni sono aumentate è stato quello dei “trasporti e stoccaggio” (+1,7%).

Emissioni di gas serra in calo in 21 Paesi Ue

Nel secondo trimestre del 2023, le emissioni di gas serra sono diminuite in 21 paesi dell’UE, rispetto al secondo trimestre del 2022. Sono stati registrati aumenti a Malta (+7,7%), Lettonia (+4,5%), Irlanda (+3,6%), Lituania (+3,0%), Cipro (+1,7%) e Croazia (+1,0%). Tra questi sei membri dell’UE, quattro hanno registrato un aumento del PIL: Malta (+3,9%), Croazia (+2,6%), Cipro (+2,2%) e Lituania (+0,7%).

Le maggiori riduzioni dei gas serra sono state registrate in Bulgaria (-23,7%), Estonia (-23,1%) e Paesi Bassi (-10,3%).

Grafico a barre: tassi di crescita delle emissioni di gas serra per l’economia e il PIL, variazione percentuale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, secondo trimestre 2023

Dei 21 membri dell’UE che hanno ridotto le proprie emissioni, 10 hanno registrato un calo del PIL (Estonia, Ungheria, Lussemburgo, Svezia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Finlandia, Germania e Paesi Bassi). L’Italia ha mantenuto il suo PIL allo stesso livello del secondo trimestre del 2022 e ha ridotto le sue emissioni di gas serra. Dieci paesi dell’UE (Danimarca, Francia, Belgio, Slovenia, Slovacchia, Bulgaria, Portogallo, Spagna, Romania e Grecia) sono riusciti a ridurre le emissioni aumentando al contempo il proprio PIL.