Politica12 Ottobre 2023 09:01

Edilizia, Pichetto Fratin: Presto riforma dei bonus. Su case green pronto Gruppo esperti

L’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi in materia di edilizia "si propone di valutare gli effetti delle detrazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’adeguamento antisismico e quelle per la riqualificazione energetica, con particolare riguardo anche al cosiddetto Superbonus. Come è noto, ai fini dell’agevolazione degli interventi di riqualificazione degli edifici residenziali, sono ad oggi attive diverse misure di incentivazione che adottano il meccanismo delle detrazioni fiscali. Tra queste il Superbonus". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin parlando di fronte alla Commissione Ambiente.

"Al 30 settembre 2023, secondo i dati ENEA, il numero totale delle asseverazioni è stato pari a 430.661. Di questi il 17% corrisponde a interventi su edifici condominiali. Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 88,17 miliardi. Per quanto riguarda invece le detrazioni che riguardano lavori già conclusi ammontano a 72,5 miliardi - ha precisato il ministro-. Complessivamente, al 30 settembre, si sono registrate 78.260 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 50,3 miliardi, pari al 56,7% del valore complessivo, 237.127 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 27,8 miliardi di investimento, pari al 30,7% dell'investimento complessivo, e 115.267 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,3 miliardi pari al 12,6% del totale)".

"Non voglio però fare un ragionamento sull’esistente ma vorrei darvi una panoramica sulle prospettive e sfide che ci attendo nel prossimo futuro, partendo dalla consapevolezza che il parco immobiliare italiano fa parte di quel settore civile che insieme al comparto agricolo e quello dei trasporti costituiscono le tre macroaree sulle quali intervenire con importanti azioni di riduzione delle emissioni", ha ammesso Pichetto Fratin.

"Come sottolineato dal Ministro Giorgetti in sede di presentazione della Nadef, l’indebitamento netto per l’anno in corso è previsto al 5,2 per cento del PIL, superiore di 0,7 punti percentuali rispetto all’obiettivo indicato nel DEF.
Tale disallineamento rispetto alle stime programmatiche di aprile è riconducibile agli effetti derivanti dai costi dei bonus edilizi" ha precisato il ministro.

Per quanto riguarda le sfide per traguardare i target del pacchetto europeo Fit for 55, sono numerosi gli obiettivi energetico-ambientali che investono il settore civile, ha aggiunto Pichetto Fratin, che ha elencato: "L’obiettivo di riduzione dei consumi finali complessivi del sistema Paese e l’obiettivo di risparmio energetico da politiche attive; l’obiettivo di riduzione delle emissioni nei settori non ETS (Civile e trasporti); l’obiettivo di riqualificazione annua del 3% della superficie degli edifici pubblici; l’obiettivo di riduzione dei consumi della PA per l’1,9% annuo; l’obiettivo di incremento della quota di energia rinnovabile nei consumi finali e l’obiettivo specifico per il settore del riscaldamento e raffrescamento", ha sottolineato il ministro.

Che ha proseguito: "Al fine di rispondere a tali sfidanti obiettivi per il settore civile, la bozza di Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, inviato alla Commissione europea a giugno 2023 che anche il parlamento ha ricevuto, prevede l’attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi l’attuale frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive.
Un approccio integrato, infatti, consentirebbe di ottimizzare le tempistiche ed i costi di riqualificazione di un edificio, favorendo gli interventi di riqualificazione profonda in un’ottica di sostenibilità che interessi vari ambiti: quello energetico, sotto il profilo dell’efficienza, della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell’elettrificazione dei consumi; quello della digitalizzazione degli edifici e del dialogo con le altre infrastrutture quali quella dei trasporti; quello della sicurezza con riferimento agli aspetti sismici e all’antincendio; quello di tutela ambientale con riferimento alla riduzione dei consumi idrici e all’uso del verde".

La riforma del quadro normativo, "pertanto, riguarderà congiuntamente tutti gli aspetti citati, prevedendo diverse aliquote di detrazione, in funzione delle performance generali raggiunte dall’edificio, da ottenere attraverso interventi con vari livelli di priorità", ha detto Pichetto Fratin.

La riforma, ha proseguito, "dovrà avere una durata almeno decennale per rispondere agli sfidanti obiettivi previsti per il settore residenziale. In particolare, essa dovrà: essere indirizzata prevalentemente alle unità immobiliari soggette all’obbligo della direttiva Case green (prime case, unità immobiliari con classe energetica bassa, situazioni di povertà energetica ed edilizia residenziale pubblica, etc.); garantire aliquote distribuite in un massimo di 10 anni; ammettere interventi sia singoli, sia di riqualificazione energetica profonda (combinazione di più interventi); garantire i benefici secondo una aliquota ridotta per interventi singoli e, per gli interventi di riqualificazione energetica profonda, poche aliquote crescenti in funzione della performance energetica raggiunta, tenendo anche conto delle performance sismiche per le aree ad alto rischio".

In particolare, ha evidenziato il ministro, "gli interventi energetici saranno 'trainanti' rispetto a tutti gli altri interventi, che beneficeranno della medesima aliquota. Poi occcorre "garantire costi massimi specifici omnicomprensivi sia per singoli interventi, sia per interventi di riqualificazione energetica profonda, di semplice verifica e univoci per l’intero territorio nazionale; essere affiancata da strumenti finanziari di supporto, ad esempio finanziamenti a tasso agevolato, anche a copertura totale dei costi di investimento, e cessione del credito, con condizioni di favore per le persone in condizioni di povertà energetica".

"Al fine di prevedere, nella versione definitiva del PNIEC che sarà varata a giugno 2024 un set di misure concrete ed efficaci che permettano il conseguimento degli obiettivi citati, il MASE ha inoltre istituito dei gruppi di lavoro tematici focalizzati sui settori economici più rilevanti.
È chiaro che la prospettiva appena delineata deve essere affiancata da un quadro di incentivi edilizi stabili nel tempo e che dobbiamo definire nell’attuazione della delega fiscale", ha detto il ministro.

"Altro ragionamento va effettuato per gli edifici pubblici e l’edilizia residenziale pubblica, non ammessa ai meccanismi di detrazione fiscale. Per tali immobili, il MASE ha attivato altri strumenti di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica del parco immobiliare, quali il Conto termico, il PREPAC (Programma di riqualificazione energetica della PA centrale), il Fondo Nazionale Efficienza energetica (FNEE) e l’Avviso pubblico Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica (CSE)", ha spiegato ancora Pichetto Fratin.

Infine le case greeen: "Come sapete vi sono posizioni negoziali distanti fra Parlamento europeo e Consiglio europeo. Gli Stati membri nell’ambito del Consiglio europeo hanno trovato una posizione di compromesso in grado di rivedere le tempistiche di adeguamento delle prestazioni energetiche degli edifici, in modo da renderle più graduali e meno stringenti, e di garantire, inoltre, la possibilità di esenzione per alcune categorie rispetto al testo iniziale proposto dalla Commissione, che stabiliva target unici per tutte le tipologie di immobili al 2030, il testo avallato dal Consiglio europeo prevede che solo gli edifici residenziali di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero entro il 2030.
Per gli edifici residenziali esistenti la deadline per il raggiungimento del target è il 2050, inoltre sono previste delle esenzioni per alcune tipologie di edifici, tra cui gli edifici storici, i luoghi di culto e gli edifici utilizzati a scopi di difesa.Il Parlamento europeo ha approvato il suo mandato negoziale lo scorso 14 marzo, prevedendo un timing e condizioni più stringenti. Nell’ambito dei triloghi come Italia stiamo rimarcando la peculiarità del contesto italiano.Il ragionamento è sostanzialmente questo: noi abbiamo un patrimonio particolare – la faccio brevissima – abbiamo 31 milioni di fabbricati, ne abbiamo 21 oltre la classe D, diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come “bene rifugio” delle famiglie italiane. Individuare una quota di patrimonio edilizio esentabile per motivi di fattibilità economica è un passo doveroso e necessario, ma gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, per come delineati ad oggi, non sono raggiungibili per il nostro Paese. I temi particolarmente controversi nell’ambito dei triloghi investono, in primis, il timing del raggiungimento dei target. Sul punto, ribadisco che occorre individuare un percorso di azioni realistiche, concrete e realizzabili. Secondo aspetto: occorre definire un quadro preciso di finanziamenti ed incentivi a livello europeo è fondamentale per la concreta realizzazione delle misure. Altro tema controverso riguarda l’omogeneità degli Attestati di prestazione per determinare il contingente di edifici sul quale intervenire.
Non vogliamo che per difformità di classi o valutazioni ci possa essere un vantaggio o una penalizzazione nel punto di partenza per gli Stati membri.
Occorrono parametri omogenei per la fotografia iniziale del parco immobiliare. Ed è questo il motivo per cui ho dato mandato ad un gruppo di esperti di approfondire la tematica e fornire un quadro chiaro sul punto", ha concluso il ministro.