"In pochi mesi abbiamo ridotto il gas proveniente dalla russia e stretto nuovi accordi con effetti immediati. L'anno scorso era il 40% oggi circa la metà". Lo ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento al meeting di Rimini. "Abbiamo accelerato lo sviluppo delle rinnovabili e nei primi 8 mesi dell'anno le richieste di allacciamenti sono di una potenza pari a 4 volte a quella installata nel 2020 e 2021 - ha aggiunto il premier -. L'agenda di diversificazione è fondamentale per cittadini e imprese circa la stabilità di forniture. Con rigassificatori italiani realizzati nei tempi previsti saremo indipendenti dal gas russo da autunno 2024. Questo aspetto è fondamentale per la sicurezza nazionale perché la Russia non ha esitato a usare il gas come arma gepolitica contro l'Ucraina e i suoi alleati europei. Dipendere per quasi la metà delle forniture da un paese che non ha mai smesso di seguire passato imperiale è l'esatto contrario della sovranità non deve accadere mai più. I risultati dei nostri sforzi sono già visibili rispetto ad altri paesi europei: una interruzione delle forniture di gas russe avrebbe meno impatto di quanto avrebbe avuto in passato. Il livello di riempimento degli stoccaggi ha raggiunto l'80% in linea con quanto previsto a livello Ue. Il governo ha predisposto i piani di intervento in caso di mancanza di gas. Ma avete sentito il ministro Cingolani e cosa si prevede sul risparmio energetico - ha chiarito Draghi -. Il mantenimento dei livelli di approvvigionamento non garantisce però da un aumento dei costi che hanno raggiunto livelli insostenibili. Il prezzo del gas è largamente sopra i 200 euro a MWh con picchi poco sotto i 300 euro più di 10 volte il livello storico. Abbiamo spinto per un tetto ma alcuni paesi continuano a essere contrari perché temono che Mosca possa interrompere le forniture. Però i frequenti blocchi nelle forniture avvenute questa estate ha dimostrato i limiti di questa posizione. Oggi l'Europa si trova con forniture incerte di gas russo e prezzi esorbitanti. La proposta su un tetto al prezzo del gas sarà presentata al prossimo Consiglio europeo. Non so quale esito avrà ma la Commissione presenterà anche una riflessione su come slegare il costo dell'energia elettrica dal costo del gas un legame che non ha più senso - ha detto Draghi -. I produttori di rinnovabili sono quelli che oggi hanno conseguito i profitti più alti. Comunque qualunque sia la nostra idea al consiglio europeo penso co sarà molto più accordo tra paesi.