"La fusione nucleare è uno dei punti che compone il nostro net zero al 2050. La fusione è iniziata come visione ed esperimento con il Mit dal 2008 e fra le varie attività abbiamo iniziato nel 2014 ad occuparci di fusione anche se ce ne occupavamo anche prima con Agip nucleare che poi abbiamo chiuso. Ci sono molti vantaggi ad esempio sulle scorie ed un processo molto più controllabile. Abbiamo iniziato prima a livello accademico poi con una società nel 2018”. Lo ha detto Claudio Descalzi nel corso dell'evento "Nucleare in Italia, scenari e prospettive" organizzato da Forza Italia alla Camera. “Il primo reattore è già in costruzione, prima realizzazione a Boston seconda in UK – ha aggiunto Descalzi -. Sulla parte fissione posso dire che non entreremo perché non abbiamo risorse infinite e già stiamo investendo su molti fronti ma dato che siamo pronti penso che la fissione di IV generazione è molto vicina alla fusione e ha sinergie su supply chain, liquidi, raffreddamento e trasporto. Inoltre la IV generazione è in linea con i nostri processi di circolarità, utilizza meno uranio e riesce a ‘mangiarsi’ una parte delle scorie delle centrali di II e III generazione, e penso che questo sia un fatto estremamente interessante”.