Politica25 Ottobre 2022 17:51

Dal Consiglio Ue pochi progressi sul tetto al prezzo del gas. Si punta al via libera a dicembre

Di nuovo tutto rinviato a novembre, il 24 per il Consiglio straordinario Ue, e a dicembre per l’adozione finale per il pacchetto Ue di misure per contrastare l’emergenza energetica in corso in Europa. Lo ha conferamto la commissario Ue all'Energia, Kadri Simson, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ue che si è svolto a Lussemburgo. La Commissione Ue, come racconta il comunicato finale del vertice, ha infatti presentato ai ministri dell’energia la proposta di regolamento del Consiglio "Rafforzare la solidarietà attraverso un migliore coordinamento degli acquisti di gas, degli scambi transfrontalieri di gas e di parametri di prezzo affidabili", adottata il 18 ottobre 2022. I vari ministri hanno quindi proceduto “a uno scambio di opinioni sulla proposta, alla luce delle conclusioni del Consiglio europeo adottate il 21 ottobre 2022, e di un documento informale pubblicato dalla Commissione sulle opzioni politiche per attenuare l'impatto dei prezzi del gas naturale sulle bollette dell'elettricità, al fine di fornire un orientamento politico ai lavori del Consiglio”.

In generale, i ministri hanno “accolto con favore i principi fondamentali della proposta e hanno sottolineato la necessità di sforzi rapidi e coordinati a livello europeo in uno spirito di solidarietà”. E convenuto che “qualsiasi misura adottata deve contribuire a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, portare a una riduzione dei prezzi dell'energia per le famiglie e le imprese in tutta l'UE, incoraggiando al contempo la riduzione della domanda, preservando l'integrità del mercato unico e lavorando per raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica dell'UE entro il 2050”.

La Simson ha infatti rassicurato che Bruxelles lavorerà sui dettagli del price cap dinamico temporaneo del gas venduto sul mercato Ttf e sul nuovo benchmark che prenderà il suo posto che però sarà pronto per il prossimo anno. Ma sul meccanismo iberico, ha precisato, “ci sono diverse visioni” da parte di vari paesi membri preoccupati dei possibili impatti che possono esserci, esemplificati nel ‘non paper’ presentato dalla Commissione Ue prima del vertice.

Un tetto massimo a livello europeo del prezzo del gas utilizzato per produrre elettricità potrebbe infatti causare un aumento del consumo di gas e delle esportazioni di elettricità sovvenzionata dall'UE, sottolinea il documento europeo. L'implementazione a livello europeo di una simile misura finirebbe infatti per far aumentare la domanda di gas europeo fino a 9 miliardi di metri cubi. In più occorrerebbe trovare misure per impedire che l'elettricità che ne risulta, più economica, fluisca verso paesi extra UE come Gran Bretagna e Svizzera che non hanno limiti di prezzo. Per questo, suggerisce la Commissione Ue, servirebbe un accordo con i Paesi terzi per estendere il tetto massimo di gas o in alternativa, una compensazione in due fasi nel mercato all'ingrosso, riservando i prezzi più bassi creati dal tetto agli scambi all'interno dell'UE ed esportando a un prezzo più alto. Senza considerare che il modello iberico potrebbe essere più costoso per i paesi che utilizzano molto gas nel loro mix energetico come Germania, Paesi Bassi e Italia.

Sull'acquisto coordinato di gas, ha concluso la Simson, “la prossima stagione asrà possibile acquistare 13,5 mld di metri cubi di gas”.