Energia19 Luglio 2023 15:37

Da Commissione Energia Parlamento Ue via libera a riforma del mercato dell’elettricità

Via libera della Commissione Energia del Parlamento europeo alla riforma del mercato dell’elettricità europeo, con l’obiettivo di renderlo più stabile, accessibile e sostenibile. La riforma del mercato dell'elettricità è stata sostenuta da 55 eurodeputati della Commissione Industria, Ricerca ed Energia, mentre 15 hanno votato contro e 2 si sono astenuti. Hanno inoltre votato per l'avvio dei negoziati con il Consiglio con 47 voti favorevoli, 20 contrari e 5 astenuti - una decisione che dovrà essere approvata dall'intera Assemblea in una prossima sessione plenaria.

Negli emendamenti alla proposta di legge, gli eurodeputati hanno proposto infatti di rafforzare ulteriormente la tutela dei consumatori contro la volatilità dei prezzi. I consumatori dovrebbero avere diritto a contratti a prezzo fisso e a contratti a prezzo dinamico, nonché a maggiori informazioni chiave sulle opzioni sottoscritte, vietando ai fornitori di modificare unilateralmente i termini di un contratto. L'obiettivo è quello di garantire che tutti i consumatori, così come le piccole imprese, beneficino di prezzi stabili e accessibili a lungo termine e di mitigare l'impatto di improvvisi shock dei prezzi.

Tra le altre novità i deputati europei hanno chiesto che i Paesi Ue vietino ai fornitori di tagliare l’energia elettrica ai clienti vulnerabili, che ci sia un più ampio uso dei cosiddetti "Contratti per differenza" (CFD) per incoraggiare gli investimenti energetici - suggerendo di lasciare aperta la porta a schemi di sostegno equivalenti dopo l'approvazione della Commissione – e di puntare sugli accordi di acquisto di energia (PPA) per garantire ai consumatori prezzi stabili e ai fornitori di energia rinnovabile entrate affidabili.

La Commissione europea ha infatti il compito di creare un mercato per gli HTM entro la fine del 2024. In più si è deciso di modificare i criteri per dichiarare una crisi dei prezzi dell'elettricità, per assicurarsi che ci siano misure concrete per proteggere meglio i cittadini e le imprese.

La commissione ITRE si è inoltre espressa a favore della "flessibilità non fossile" (la capacità della rete elettrica di adattarsi alle variazioni della domanda e dell'offerta senza fare affidamento sui combustibili fossili) e della flessibilità sul lato della domanda, ad esempio attraverso l'uso di sistemi di batterie domestiche. Ciò può contribuire a bilanciare la rete elettrica, a ridurre le fluttuazioni dei prezzi e a consentire ai consumatori di adattare il proprio consumo energetico ai prezzi e alle proprie esigenze.