Energia7 Novembre 2023 12:18

Clima, risoluzione al Parlamento Ue per rafforzare impegni alla Cop28

Accelerare l’azione per il clima in tutti i settori per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Aumentare i finanziamenti internazionali per il clima. Porre fine ai sussidi ai combustibili fossili, promuovere le energie rinnovabili, ripristinare la biodiversità. Sono questi i punti principali della risoluzione messa a punto dalla Commissione Ambiente e che sarà messa ai voti al Parlamento Ue nel corso della sessione plenaria del 20-23 novembre in vista della COP28 che si svolgerà dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 a Dubai (Emirati Arabi Uniti).

La risoluzione invita, più nel dettaglio, i paesi sviluppati, tra cui l’Ue e i suoi Stati membri, a garantire che l’obiettivo annuale di 100 miliardi di dollari per i finanziamenti per il clima venga raggiunto nel 2023 e a lavorare su un obiettivo post-2025 che vada oltre tale importo. Ribadisce la richiesta del Parlamento di un meccanismo di finanza pubblica europeo dedicato per fornire un sostegno adeguato per rispettare gli impegni di finanziamento del clima dell'Ue.

I deputati Ue vogliono anche che la COP28 renda operativo il fondo per perdite e danni sottolineando che tutti i principali emettitori, compresi i paesi dell’Ue, dovrebbero essere pronti a contribuire con la loro giusta quota al fondo.

La risoluzione ricorda poi che i combustibili fossili sono i maggiori contributori al cambiamento climatico, responsabili di oltre il 75% di tutte le emissioni di gas serra e chiede di porre urgentemente fine a tutti i sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili, sia a livello comunitario che nazionale, “il più presto possibile e entro il 2025 al più tardi”. Per questo i deputati Ue incoraggiano anche i governi di tutto il mondo a fare lo stesso, sottolineando che l’importo più alto mai registrato (oltre 900 miliardi di euro) è stato speso a livello globale nel 2022 in sussidi ai combustibili fossili.

Alla COP28, gli eurodeputati sostengono l’obiettivo globale di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030, insieme a un’eliminazione tangibile dei combustibili fossili il più presto possibile, compreso l’arresto di tutti i nuovi investimenti nell’estrazione di combustibili fossili.

Infine i deputati europei ricordano che la crisi climatica e quella della biodiversità sono interconnesse e che gli obiettivi dell’Accordo di Parigi non possono essere raggiunti senza ripristinare la natura. E chiedono maggiori sforzi a livello globale in una varietà di settori: lotta all’inquinamento da plastica; affrontare l’impatto climatico e ambientale dell’industria tessile; ridurre ulteriormente le emissioni di metano, le emissioni derivanti dal trasporto marittimo e aereo internazionale, dall’agricoltura e dalla difesa.