Politica1 Settembre 2022 12:39

Cingolani: da ottobre termosifoni accesi meno è più tiepidi. Risparmi fino a 6 mld di mc. Cremlino: Riduzione flussi colpa delle sanzioni

Gli stoccaggi gas italiani si avvicinano all’83%. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani lo ha ribadito a chiare note nel corso del Consigli dei ministri durante il quale ha presentato un’informativa sulla situazione energetica del paese e delineato il piano di risparmio del governo. Il piano relativo al settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato prevede misure di riduzione delle temperature del riscaldamento, l’utilizzo di combustibili alternativi per limitati periodi e l’utilizzo ottimizzato dell’energia attraverso il quale, sono le previsioni del Mite, sarà possibile conseguire risparmi variabili dell’ordine tra 3 e 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno.

Nella prossima stagione invernale, dunque, i termosifoni potrebbero essere accesi fino a due ore in meno e fino a due gradi in meno rispetto agli anni passati, soprattutto nelle aree d'Italia in cui il clima è più mite.

Il piano è basato sugli studi certificati condotti da Enea in materia di consumo e risparmio energetico. Sulla scia delle campagne sul risparmio dell’acqua e dell’energia della presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di informare i cittadini e le imprese delle opportunità offerte dal risparmio del gas, verrà lanciata a breve una campagna informativa che spiegherà alcuni semplici accorgimenti per ridurre l’uso del gas attraverso un migliore utilizzo del riscaldamento e degli elettrodomestici.

Cingolani ha poi informato il Cdm sui lavori che sono attualmente in corso a livello europeo sul tetto al prezzo del gas e sul disaccoppiamento del costo dell’energia elettrica rinnovabile rispetto all’energia termoelettrica prodotta con gas che saranno oggetto delle prossime riunioni del 7 e 9 settembre, rispettivamente in Commissione e alla ministeriale dei 27 paesi membri.

Sono state illustrate infine due misure ministeriali che riguardano l'energy release (circa 18 twh) e il gas release (circa 2 miliardi di metri cubi) a prezzi controllati per supportare le aziende energivore e gasivore. Questi due interventi verranno finalizzati entro la prima metà del mese.

Nel frattempo i flussi in direzione est dalla Germania alla Polonia attraverso il gasdotto Yamal-Europa sono diminuiti in linea con le richieste di gas. I flussi in uscita al punto di misurazione di Mallnow al confine tedesco erano di 227.403 kilowattora all'ora (kWh/h), in calo rispetto ai 467.560 kWh/h di un'ora prima, secondo i dati dell'operatore Gascade.

Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha ribadito ancora una volta che la situazione critica in cui versa il Nord Stream 1 non è colpa di Gazprom. Secondo Peskov sono le sanzioni che impediscono a Gazprom di fornire il gas all'Europa.