Energia14 Settembre 2023 14:48

Carburanti, associazioni consumatori contrari a bonus benzina

Le associazioni dei consumatori si schierano contro l’ipotesi di un bonus benzina allo studio del Governo per le famiglie in difficoltà. “Siamo contrari a tale misura che avrà un effetto minimo sulle tasche dei consumatori e non fermerà la spirale inflattiva causata dai rincari dei carburanti alla pompa – spiega il vicepresidente di Assoutenti Gabriele Melluso – Per dare una idea di come impattano gli aumenti sui bilanci delle famiglie, basti pensare che la scorsa settimana la benzina ha raggiunto la media di 1,969 euro al litro, il gasolio 1,876 euro, con un incremento in appena 4 mesi del +9% per la verde e addirittura del +13,7% per il diesel. Rispetto a maggio 2023 un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 8,1 euro in più (+194 euro all’anno a famiglia ipotizzando due pieni al mese), mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 11,3 euro (+271 euro all’anno a famiglia). Bilancio che si aggrava giorno dopo giorno, considerato che ben 7 regioni superano oggi la media dei 2 euro al litro per la benzina al self”.

“Il Governo deve abbandonare la strada dei bonus e tagliare da subito le accise in modo da alleggerire i costi dei rifornimenti e calmierare la crescita dei listini al dettaglio – afferma il vicepresidente Assoutenti, Gabriele Melluso – Il rischio concreto è quello di una nuova ondata di rincari in tutti i settori determinata dalla crescita senza sosta dei carburanti, con effetti negativi su inflazione, reddito e consumi delle famiglie. Ci sono ampi margini per ricorrere all’extragettito Iva garantito dall’aumento di benzina e gasolio per intervenire con decisione sulle accise”.

Nettamente contrario anche il Codacons:. “La politica dei bonus a pioggia, come insegna l‘esperienza del passato, non porta ad alcun cambiamento in positivo e non risolve i problemi – spiega il presidente Carlo Rienzi – La corsa dei carburanti riguarda in modo trasversale tutti i cittadini e tutti i settori, e non incide solo sui costi di rifornimento ma anche sui prezzi dei beni trasportati. Bel bonus benzina beneficerebbero quindi in pochi, mentre l’emergenza carburanti colpisce molti, e per tale motivo ribadiamo la nostra richiesta al Governo di intervenire sulla tassazione, congelando da subito le accise ricorrendo all’extra-gettito garantito in questi mesi dall’escalation di benzina e gasolio alla pompa” conclude Rienzi.

Di tutt'altro avviso invece la Faib l’associazione che riunisce i gestori carburanti di Confesercenti: “Bene il bonus benzina del governo, perché riteniamo che qualsiasi strumento vada nella direzione di aiutare le famiglie bisognose debba essere condiviso. Ma è una soluzione tampone, mentre per fronteggiare gli effetti dei picchi dei prezzi dei carburanti sul sistema economico sarebbe utile una misura strutturale come l’accisa mobile” ha commentato Giuseppe Sperduto, presidente di Faib .

“Ogni misura a favore di chi è in difficoltà è benvenuta. Per questo Faib ha aderito anche alla Carta ‘Dedicata a te’, la misura introdotta dal Ministero dell’Agricoltura per i nuclei familiari in stato di bisogno. Ma c’è da chiedersi quanto sia efficace un bonus benzina se poi i consumatori si trovano a dover subire rincari su altri fronti, ad esempio alimentari ed altri beni di consumo, a causa degli aumenti legati al trasporto della merce”.

“A nostro parere – conclude Sperduto – si deve tornare a ragionare sull’accisa mobile ossia il meccanismo che consente di impiegare il maggior gettito erariale, legato agli aumenti dei carburanti, per ridurre le accise. Si tratterebbe di un importante incentivo, che andrebbe a vantaggio di imprese e consumatori, perché permetterebbe di trattenere l’inflazione generata dal caro-carburanti e di spalmare i benefici della riduzione dei prezzi alla pompa su più fronti. Un’operazione che andrebbe a vantaggio dell’intera economia del Paese".