"Inizio con quella che poteva sembrare una provocazione e cioè il fatto che il veicolo storico è quanto di più sostenibile si muova sulle strade di oggi, invece alla fine provocazione non è." - così il Presidente della Commissione ASI GREEN Francesco Di Lauro in occasione della presentazione della 4° edizione di ASI Circuito Tricolore, oggi alla Camera, per spiegare ad Agricolae la sostenibilità delle auto storiche - " Mi spiego meglio. Impronta di carbonio dovuta alla produzione del veicolo ormai scontata da decenni. Preoccupazioni sul fine vita non ce ne sono cioè come smaltirlo, perché l'intenzione è quella di conservarlo per sempre. I ricambi vengono per lo più riciclati. Quindi questa è una delle spiegazioni di quanto appena affermato.
Ma c'è dell'altro. Per quanto riguarda l'inquinamento strettamente locale dovuto a particolato, particelle emesse da pneumatici e da freni, ricordo che l'uso più gentile, diciamo così più moderato, al quale vengono sottoposti, fa sì che non ci siano accelerazioni longitudinali e trasversali molto forti. Questo fa sì che dai pneumatici partano meno particelle. inoltre questi pneumatici sono più stretti rispetto a quelle delle macchine di oggi. Il peso è inferiore, i freni sono meno sollecitati e quindi emettono meno particelle. Insomma vi sto descrivendo un ciclo virtuoso che sostanzia la mia affermazione di partenza. "