Energia7 Luglio 2023 11:54

Antitrust: Pubblicata l’indagine conoscitiva sui prezzi dei carburanti per autotrazione in Italia e la filiera petrolifera

È stata pubblicata sul sito dell’Autorità www.agcm.it l’indagine conoscitiva sui prezzi dei carburanti per autotrazione in Italia e la filiera petrolifera. La ricerca, avviata a gennaio 2023 a fronte dei significativi aumenti registrati a partire da marzo 2022, ha riguardato tutte le fasi della filiera petrolifera, dalle attività estrattive nazionali e relative concessioni, fino alla rete distributiva. Anche alla luce delle informazioni e dei dati acquisiti tramite una survey condotta su un campione di oltre 2.000 consumatori, l’indagine ha infine preso in esame recenti misure normative volte a consentire una maggiore trasparenza delle informazioni relative ai prezzi dei carburanti.

Dagli approfondimenti condotti è emerso che:

1. le tensioni di prezzo registrate dal 2022 in avanti sono da ricondursi in via preminente a eventi eccezionali di tipo internazionale, rispetto ai quali la possibilità di
efficaci interventi antitrust è giuridicamente difficile da configurare, tantomeno a livello nazionale;

2. sull’andamento dei prezzi al consumo in Italia hanno influito in modo significativo anche interventi regolatori eccezionali, in particolare l’applicazione di un temporaneo sconto fiscale sui carburanti attraverso la limitazione delle accise applicate (a partire da marzo 2022), e sua successiva eliminazione (da gennaio 2023). Quanto all’andamento complessivo dei margini lordi, a livello aggregato è emerso un significativo aumento della loro variabilità;

3. la rete distributiva nazionale, pur a fronte di una certa riqualificazione, continua ad essere caratterizzata da un erogato medio più basso rispetto agli altri principali
Stati dell’UE, e si riscontrano al suo interno opacità operative che avrebbero agevolato la diffusione di fenomeni di evasione fiscale e corruzione, rilevati dalle istituzioni competenti. Al proposito, è emersa l’opportunità di attuare una serie di disposizioni e implementare strumenti relativi all’organizzazione del sistema petrolifero nazionale nel suo complesso, incluso il raccordo delle banche-dati su flussi di prodotti e impianti di distribuzione gestite da una serie di enti pubblici;

4. specificamente per la rete autostradale, dove i prezzi dei carburanti risultano sistematicamente più elevati che sulla rete stradale ordinaria, sono emerse criticità in relazione all’attuale modello concessorio, segnatamente le royalty applicate e gli oneri di servizio richiesti ai sub-concessionari: si tratta di condizioni che, tanto più
a fronte del trend di diminuzione dei consumi, sono suscettibili di influire sull’efficienza dei servizi e sui prezzi praticati ai consumatori, nonché sulla stessa sostenibilità economica per gli operatori;

5. misure relative alla trasparenza dei prezzi, per quanto da tempo perseguite nel più generale contesto di liberalizzazione delle attività di distribuzione al consumo, vanno attentamente considerate quanto alla loro effettiva utilità e al rapporto costi/benefici. In particolare rispetto all’utilizzo degli strumenti di comparazione dei prezzi già esistenti, dalla survey è emerso come alcuni di tali strumenti, in particolare il sito internet “Osservaprezzi”, potrebbero essere migliorati per consentire un loro maggior utilizzo. Recenti previsioni normative (in particolare d.l. n. 5/2023 e atti conseguenti) sono da apprezzare nella misura in cui consentono taluni miglioramenti, in particolare la possibilità per l’utente di impostare una ricerca sulla base di propri criteri di scelta, mentre altre misure ivi previste, specificamente la pubblicizzazione di prezzi medi rispetto ad ampie aree geografiche, non risultano di particolare utilità per i consumatori oltre a prestarsi ad un potenziale utilizzo da parte delle imprese come “prezzo focale”, in possibile pregiudizio per la concorrenza;

6. le nuove esigenze di ricarica dei veicoli elettrici possono anche essere intese quale importante opportunità di conversione degli impianti di distribuzione di carburanti attualmente esistenti. In effetti, l’elevato numero attuale di impianti presenti sul territorio nazionale potrebbe rappresentare un inatteso elemento di vantaggio in termini di capillarità dei punti di ricarica, ove la conversione in tal senso fosse sostenuta dallo sviluppo delle necessarie infrastrutture tecnologiche e da incentivi mirati, nel rispetto della concorrenza;

7. nell’ambito delle attività estrattive realizzate in Italia, potrebbe essere utile approfondire le condizioni concessorie e le modalità di estrazione di rendita pubblica (royalty e tassazioni), in una prospettiva di migliore tutela delle condizioni concorrenziali e di disponibilità di risorse che, in modo particolare in circostanze specifiche quali tensioni eccezionali dei prezzi, potrebbero anche essere impiegabili a beneficio dei consumatori dei prodotti raffinati derivati.

L'INDAGINE ANTITRUST