Energia10 Novembre 2023 14:18

Acea, nei primi 9 mesi del 2023 salgono gli investimenti (+5%) e l’utile netto (+3%)

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi oggi sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il Resoconto Intermedio della Gestione al 30 settembre 2023. L’Amministratore Delegato di ACEA, Fabrizio Palermo, ha dichiarato: “Prosegue lo slancio di Acea nel campo degli investimenti, rafforzando il suo impegno nei settori dei business regolati come Acqua, Reti & Smart cities. Il Gruppo, che conferma il suo primato nell’idrico, consolida il posizionamento sull’Ambiente con il grande progetto appena rimodulato del nuovo termovalorizzatore di Roma. I risultati finanziari in crescita organica consentono di confermare le previsioni positive per la fine dell’anno con un incremento dell’Ebitda in linea con la guidance comunicata al mercato finanziario”.

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2023 DEL GRUPPO ACEA

I Ricavi consolidati sono pari a 3.400,3 milioni di Euro vs 3.793,8 milioni di Euro del 30 settembre 2022. Tale dinamica è imputabile principalmente ai minori ricavi da vendita di energia elettrica a causa della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici. I ricavi relativi alle aree Acqua Italia, Reti & Smart Cities e Ambiente, pari a 1.804 milioni di Euro, rappresentano il 53% del totale e registrano nel periodo un aumento di circa il 4%.

L’EBITDA ricorrente aumenta di circa il 3% a 992 milioni di Euro, guidato dall’incremento dei business regolati e dall’area Commerciale. La rettifica è relativa principalmente all’iscrizione nei 9M2022 del contributo straordinario relativo al premio per la qualità tecnica nell’area Acqua (circa 26 milioni di Euro) e alla vendita di quote di CO2 (11 milioni di Euro). Per quanto attiene i 9M2023 la rettifica è riferita alla variazione di perimetro (14 milioni di Euro).

L’apporto dei business all’EBITDA consolidato è il seguente: Acqua Italia 53%; Reti & Smart Cities 28%; Ambiente 6%; Produzione 5%; Commerciale 8%. L’87% dell’EBITDA si riferisce ai business: regolato dell’Acqua Italia, regolato delle Reti & Smart Cities e Ambiente.

Gli ammortamenti aumentano di 54,6 milioni di Euro (+12,5%) attestandosi a 490,4 milioni di Euro.
Tale variazione è legata in prevalenza agli investimenti del periodo e all’entrata in esercizio di cespiti precedentemente in costruzione con particolare riferimento alle aree Acqua (+30,3 milioni
di Euro) e Reti & Smart Cities (+7,5 milioni di Euro).

Gli oneri finanziari netti aumentano di 44,8 milioni a 103,2 milioni di Euro per effetto soprattutto del rialzo dei tassi di interesse e dell’emissione obbligazionaria di 700 milioni di Euro avvenuta ad inizio 2023. Al 30 settembre 2023, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo ACEA si attesta al 2,06% (rispetto all’1,41% del 30 settembre 2022).

L’Utile netto ricorrente del Gruppo è pari a 208 milioni di Euro (203 milioni nei 9M2022). Le azioni di efficientamento dei costi, unitamente alla crescita organica, hanno consentito di compensare l’aumento degli ammortamenti e dei tassi di interesse. Acea evidenzia che il risultato dei 9M2022 beneficiava di eventi non ricorrenti quali: iscrizione della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di una quota di maggioranza degli asset fotovoltaici di ACEA (19 milioni di Euro); vendita delle quote di CO2 nell’area Ambiente (8 milioni di Euro post tax); iscrizione del premio per la qualità tecnica nell’area Acqua (18 milioni di Euro post tax); iscrizione provento da attualizzazione debito Gori (8 milioni di Euro).

Il tax rate è pari al 30,5% (36,4% lo scorso anno; 30,6% escludendo il contributo solidaristico straordinario).

Gli investimenti realizzati nei primi nove mesi del 2023 sono pari a 733 milioni di Euro (700 milioni nei 9M2022) e aumentano del 5% per maggiori interventi nei business regolati. Gli investimenti - destinati per oltre l’88% alle attività regolate dell’Acqua Italia, regolate delle Reti & Smart Cities e all’Ambiente - sono ripartiti come segue: Acqua Italia 423 milioni di Euro, Reti & Smart Cities 197 milioni di Euro, Ambiente 28 milioni di Euro, Produzione 31 milioni di Euro, Commerciale 34 milioni di Euro, altri business (Acqua Estero, Engineering & Infrastructure Projects) e Corporate 20 milioni di Euro.

L’indebitamento finanziario netto del Gruppo aumenta di 403,4 milioni di Euro, passando da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.843,1 milioni di Euro al 30 settembre 2023. La variazione è influenzata principalmente dalla dinamica degli investimenti effettuati, dal pagamento dei dividendi e dall’incremento del costo dell’indebitamento.

Al 30 settembre 2023, il rapporto PFN/EBITDA LTM è pari a 3,7x (rispetto a 3,4x del 31 dicembre 2022 e alla guidance 2023 <3,8x). Il debito a medio/lungo termine è regolato per il 91% a tasso fisso e ha una durata media di 4,4 anni. Nei mesi di gennaio e febbraio sono state completate con successo le emissioni di due Green Bond per un importo complessivo di 700 milioni di Euro, consentendo di rafforzare ulteriormente il posizionamento del Gruppo ACEA come operatore leader nella sostenibilità. La Capogruppo dispone di linee committed pari a 700 milioni di Euro non utilizzate, linee ncommitted per 425 milioni di Euro di cui 21 milioni di Euro utilizzate. RISULTATI PRIMI NOVE MESI 2023 PER ATTIVITA’ ACQUA Italia - L’EBITDA dell’area raggiunge 528,0 milioni di Euro, in aumento del 2,4% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (515,8 milioni di Euro). Il risultato dello scorso anno includeva l’iscrizione della premialità tecnica (Delibera ARERA 183/2022) che per le società idriche del Gruppo ACEA consolidate integralmente era pari a circa 26 milioni di Euro. Escludendo tale componente e a parità di perimetro, l’EBITDA cresce di oltre il 6%. La variazione di perimetro, dovuta al consolidamento di ASM Terni (acquisita a fine 2022), contribuisce per 7,8 milioni di Euro. L’apporto all’EBITDA delle società idriche consolidate a patrimonio netto è pari a 17,7 milioni di Euro (19,2 milioni al 30 settembre 2022). RETI & SMART CITIES – L’EBITDA passa da 264,1 milioni di Euro dei 9M2022 a 279,1 milioni di Euro (+5,7%) con una crescita organica derivante dallo sviluppo degli investimenti e dalla crescente attenzione al controllo dei costi. AMBIENTE – L’EBITDA dell’area si attesta a 63,4 milioni di Euro, in flessione rispetto al risultato dello scorso anno (83,2 milioni di Euro). La variazione risente principalmente dei minori prezzi di cessione dell’energia da parte dei WTE e dell’iscrizione nei 9M2022 dei proventi derivanti dalla vendita di quote di CO2 per l’impianto WTE di Terni (11 milioni di Euro). Tali effetti sono stati parzialmente compensati dalla variazione di perimetro per il consolidamento di Tecnoservizi e CIRSU (+10,9 milioni Euro). PRODUZIONE – L’EBITDA si riduce a 48,2 milioni di Euro (78,5 milioni di Euro al 30 settembre 2022). L’andamento risente della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici (PUN medio 9M2023 127,5 Euro/MWh rispetto a 317,8 Euro/MWh dei 9M2022) e del deconsolidamento degli asset fotovoltaici da aprile 2022 (-4,7 milioni di Euro). COMMERCIALE – L’EBITDA aumenta del 41,2%, passando da 58,0 milioni di Euro del 30 settembre 2022 a 81,9 milioni di Euro al 30 settembre 2023. Il risultato riflette principalmente il miglioramento dei margini della vendita dell’energia sul mercato libero e il positivo contributo di ACEA Innovation. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE I primi nove mesi del 2023 mantengono il trend positivo registrato nel corso degli ultimi mesi dell’anno precedente evidenziando un margine operativo lordo consolidato (al netto delle partite non ricorrenti e della variazione di perimetro) e una generazione di flussi di cassa operativi in crescita rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. In un contesto che rimane complesso, a causa delle turbolenze geopolitiche in est Europa, e alla luce dello scoppio di nuovi scontri in Medio Oriente tra Israele e Hamas, lo scenario geopolitico futuro e gli effetti sul fronte economico sociale risultano al momento moderatamente incerti. Il Gruppo continuerà nei prossimi mesi la sua strategia di focalizzazione per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili in contesti regolati, con l’obiettivo di mantenere una solida struttura finanziaria e continuare a generare un impatto positivo sulle performance operative ed economiche. NOMINA PER COOPTAZIONE DI UN NUOVO CONSIGLIERE Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, inoltre, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione e con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, ha nominato per cooptazione, ai sensi dell’art. 2386 del codice civile e dell’art. 15 dello Statuto, Francesca Menabuoni quale nuovo Consigliere non esecutivo della Società, in sostituzione di Thomas Devedjian dimessosi in data 31 ottobre 2023. Il nuovo Consigliere, che ha accettato la nomina e resterà in carica sino alla prossima Assemblea degli azionisti, non è in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa e dal Codice di Corporate Governance. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre provveduto a nominare Francesca Menabuoni membro del Comitato Controllo e Rischi, che, pertanto, risulta adesso così composto: Alessandro Picardi (Presidente), Elisabetta Maggini, Francesca Menabuoni, Massimiliano Capece Minutolo Del Sasso e Antonino Cusimano. Alla data odierna, per quanto a conoscenza della Società, Francesca Menabuoni non detiene alcuna partecipazione nel capitale sociale di Acea.