Sostenibilità6 Giugno 2022 11:49

White Energy partner di Enomondo per elettricità dagli scarti della viticoltura

Calore dagli scarti della coltivazione della vite, energia elettrica che nasce da biomasse. È ciò che accade nello stabilimento di Enomondo, società costituita al 50% da Hera Ambiente e al 50% da Caviro Extra, che gestisce un innovativo impianto di combustione di biomasse e di produzione compost della zona industriale di Faenza. Il progetto è stato possibile grazie alla partnership con White Energy Group società di servizi energetici(Esco) con sede a Verona e Cagliari, a cui Enomondo si è affidata per intraprendere un percorso verso la sostenibilità ambientale.

L’impianto di teleriscaldamento, come si legge dalla nota inviata dall' azienda, riceve il calore da un impianto di cogenerazione che produce simultaneamente energia elettrica e termica, ed è stato inaugurato nelle scorse settimane. L’energia prodotta è utilizzata nel processo produttivo delle società del Gruppo Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana che opera anche nel recupero di sottoprodotti derivati dalla filiera agroalimentare in generale, e in altre utenze civili e industriali per il riscaldamento e raffreddamento di spazi, processi di lavorazione e fornitura di acqua calda sanitaria. La rete, che distribuisce centomila MWh termici l’anno, è stata realizzata attraverso il servizio Blue Easy Bio offerto da White Energy Group, che consente l’accesso al credito di imposta per la realizzazione di una rete industriale.

Attraverso gli scarti della filiera vitivinicola, tra cui le vinacce (derivanti dalla produzione del vino della filiera produttiva del Gruppo Caviro), gli sfalci e potature del verde pubblico raccolti presso lo stabilimento faentino Caviro Extra, la centrale produce vapore ad alta pressione e alta temperatura, che attraverso una turbina si trasforma in energia elettrica. Le utenze sono dotate di contatori di ultima generazione, le letture sono disponibili in un portale web creato e realizzato da White Energy Group (VEP Virtual Energy Platform) che permette agli utenti di tenere sotto controllo i consumi. Diversi utenti sono già allacciati: si tratta di locali industriali, attività artigianali, utenze domestiche civili e in particolare la scuderia di Formula 1 Alpha Tauri, che ha la propria sede accanto a Caviro Extra ed Enomondo.

All’inaugurazione hanno partecipato Carlo Dalmonte, presidente Caviro, Filippo Brandolini, presidente Herambiente, Sergio Celotti, amministratore delegato di Enomondo insieme a Fabio Baldazzi, direttore generale di Caviro Extra,  Massimo Isola, sindaco di Faenza,  Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e Giovanni Tellini, responsabile commerciale di Whitenergy.

“Oltre all’energia elettrica produciamo altresì energia termica – ha spiegato Sergio Celotti, Ad di Enomondo durante l’inaugurazione -. Il grande vantaggio della rete di teleriscaldamento è che si produce energia in un’unica centrale termoelettrica utilizzando in prevalenza combustibili rinnovabili, pertanto ne derivano sia benefici ambientali che economici rispetto all’utilizzo di metano di origine fossile in piccole caldaie distribuite. Il nuovo impianto ci consente di destinare il vapore sia al funzionamento degli impianti interni allo stabilimento di Caviro Extra, che verso l’esterno, alle case e alle imprese adiacenti”.

“Il progetto è partito a febbraio del 2017 con un primo sopralluogo sullo stabilimento di Faenza - spiega Giovanni Tellini, Sales Manager di Whitenergy - attraverso il quale abbiamo potuto verificare le condizioni necessarie per poter avviare questo progetto in collaborazione con Enomondo”. L’intervento non è unico nel panorama nazionale: “Whitenergy, negli ultimi anni ha infatti ottenuto per molti dei suoi clienti l’accesso ai Certificati Blu® (il servizio Whitenergy relativo a questa categoria di credito d’imposta), favorendo la realizzazione di reti di teleriscaldamento industriali di piccole e medie dimensioni alimentate a biomassa e geotermia, distribuite su tutto il territorio“, conclude Tellini.

Importanti le prospettive future. L’energia prodotta da fonti rinnovabili potrà essere trasportata un domani agli edifici pubblici che hanno consumi elevati, come ad esempio la piscina comunale o l’ospedale, nel qual caso i vantaggi sarebbero evidenti sotto ogni aspetto.