Energia27 Ottobre 2022 15:09

Unem: costi per rifornirsi all’estero saliti del 75,2% nei primi 8 mesi del 2022

Nei primi otto mesi 2022, il costo che l'Italia ha sostenuto per rifornirsi di greggio dall'estero è salito del 75,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Incremento che si è stabilizzato ma che non tende a rallentare e che è stato ulteriormente appesantito dall'indebolimento dell'Euro nei confronti del Dollaro Usa. È quanto emerge dall'analisi di Unem nel consueto bollettino. Nello stesso periodo, l'Italia ha importato 41,5 milioni di tonnellate di petrolio con un incremento del 14,5% rispetto allo stesso periodo 2021. Il primo paese fornitore è ora la Russia a causa della particolare situazione della raffineria Isab (di proprietà Litasco-Lukoil) che da mesi importa solo petrolio russo non avendo al momento altre possibilità di approvvigionamento. Al netto di ciò il peso della Russia sarebbe limitato a pochi punti percentuali. Nel primo semestre sono già 26 i paesi che hanno rifornito di greggio l'Italia.

Gli altri dati:

Lavorazioni Raffinerie
Nei primi otto mesi 2022 le lavorazioni delle raffinerie (di greggio, semilavorati esteri e additivi) sono state pari a 46,5 milioni/tonnellate, con un incremento dell'11,7% rispetto ai primi otto mesi 2021. L'utilizzo degli impianti (riferito ai greggi e semilavorati importati) è in continua risalita ed è ora pari al 78,2%.

Importazioni di prodotti finiti e semilavorati
Nei primi sei mesi 2022, in base a dati provvisori, le importazioni di prodotti finiti sono ammontate a circa 7 milioni di tonnellate con un aumento (+4,3%) rispetto allo stesso periodo 2021. In aumento gli arrivi di gpl e jetfuel, in calo soprattutto l'olio combustibile. Le importazioni di semilavorati esteri segnano ancora un forte calo (-17,3%).

Esportazioni prodotti e semilavorati
Nel primo semestre 2022, in base a dati provvisori, le esportazioni di prodotti sono ammontate a 13,7 milioni di tonnellate con un incremento del 4,2% rispetto allo stesso periodo 2021 e con un trend in forte crescita. In deciso calo le esportazioni di olio combustibile, lubrificanti e jetfuel mentre sono in aumento quelle di gasolio, benzina, semilavorati e virgin nafta.

Consumi petroliferi mensili
Stando ai dati provvisori, a settembre 2022 i consumi petroliferi sono cresciuti del 4,4% rispetto allo stesso mese del 2021 con una ripresa in particolare per il jetfuel che però ancora non ha raggiunto i volumi pre-covid. Volumi complessivi lievemente superiori (+1,2%) anche se confrontati con settembre 2019 (periodo pre-pandemia).
Vendite totali carburante (rete ed extra-rete)
Stando ai dati provvisori, a settembre 2022 le vendite di carburante (benzina + gasolio + gpl), sono cresciute del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2021. Il confronto risulta molto positivo anche se confrontato con settembre 2019 (periodo pre-pandemico) con una variazione del +10,9%.

Andamento dello stacco Italia
Lo stacco ponderato (benzina + gasolio) con un valore medio di -0,036 euro/litro nei primi nove mesi 2022 conferma l'andamento ampiamente negativo e di conseguenza conferma l'andamento virtuoso dei prezzi italiani rispetto a quelli medi europei.

Immatricolazioni autovetture
Le immatricolazioni di autovetture a settembre 2022 continuano a segnare un lieve aumento (+5,7%) rispetto a settembre 2021 nonostante la presenza degli incentivi. Il calo accumulato nei primi nove mesi 2022 è pari al -15,9% nei confronti dello stesso periodo 2021. Calo che supera il -32,9% se lo si confronta con un periodo antecedente alla pandemia (2019).

Prezzo benzina super senza piombo
A settembre 2022 il prezzo della benzina è stato in media pari a 1,715 €/litro, superiore di soli 5,3 cents rispetto allo stesso mese del 2021, grazie al taglio delle accise e alla parziale diminuzione della pressione internazionale sui prodotti raffinati causati soprattutto, ma non solo, dalla guerra.

Prezzo gasolio autotrazione
A settembre 2022 il prezzo del gasolio è stato in media pari a 1,811 €/litro, superiore di 30 cents rispetto a settembre 2021, incremento dovuto alla eccezionale impennata delle quotazioni del barile e del gasolio europeo in particolare e questo nonostante la riduzione temporanea delle accise, che hanno potuto solo limitare l'enorme aumento della materia prima.

Prezzo gpl autotrazione
A settembre 2022 il prezzo del gpl auto è stato pari a 0,801 €/litro, superiore di circa 10 cents rispetto al prezzo di settembre 2021 a causa di forti pressioni internazionali sul prezzo del gas.

Prezzo gasolio riscaldamento
A settembre 2022 il prezzo del gasolio riscaldamento in media è stato pari a 1,821 €/litro, in calo rispetto al mese scorso ma ancora superiore di circa 52 cents rispetto allo stesso mese del 2021. Prezzi altissimi causati dalle quotazioni internazionali record del gasolio sul mercato europeo.

Prezzo Oc denso Btz
A settembre 2022 il prezzo dell’Oc BTZ in media è stato pari a 0,827 €/kg, superiore di circa 17 cents rispetto a settembre 2021, ma in lieve calo rispetto alle punte raggiunte i mesi scorsi.

Confronto con i prezzi dei paesi UE
A inizio ottobre 2022 il paese europeo con il prezzo alla pompa più alto per la benzina era la Danimarca, mentre per il gasolio primeggiava la Svezia. Sul gpl auto il paese più caro è risultato essere la Germania.

Fiscalità sui prezzi dei carburanti
A seguito del taglio provvisorio delle accise, a fine settembre 2022 l'Italia continua a non comparire nei primi posti tra i Paesi dell'Unione Europea per la maggiore imposizione fiscale sui carburanti. Prima assoluta risulta essere la Francia sia sulla benzina che sul gasolio auto. L'Italia si piazza al centro classifica e per il gasolio anche al di sotto del livello di tassazione media della UE.