Energia24 Aprile 2024 15:58

Ue: Gli eurodeputati approvano il ritiro dal Trattato sulla Carta dell’energia

La raccomandazione delle commissioni Industria, Ricerca, Energia e Commercio internazionale per uscire dal Trattato sulla Carta dell'Energia è stata adottata con 560 voti favorevoli, 43 contrari e 27 astensioni. È necessaria l'approvazione del Parlamento affinché il Consiglio possa ora adottare la decisione a maggioranza qualificata.

Il Trattato sulla Carta dell’Energia (ECT), istituito nel 1994 per disciplinare il commercio e gli investimenti nel settore energetico, è diventato controverso. Anche il Parlamento europeo ha espresso la necessità che l’UE ne esca in una risoluzione adottata nel 2022.

La relatrice della commissione per il commercio Anna Cavazzini (Verdi/ALE, DE) ha dichiarato: “Il voto di oggi è un passo importante nella giusta direzione. L’UE si sta finalmente ritirando dal Trattato sulla Carta dell’energia, ostile al clima. Di fronte alla crisi climatica, l’UE deve diventare il più rapidamente possibile un continente climaticamente neutro. Finalmente il trattato sui fossili dei dinosauri non ostacola più una protezione coerente del clima, poiché non dobbiamo più temere azioni legali aziendali che richiedono miliardi di euro di risarcimento portate davanti a tribunali arbitrali privati”.

Il relatore della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia Marc Botenga (La Sinistra, BE), ha dichiarato: “Il Trattato sulla Carta dell’Energia consente alle multinazionali dei combustibili fossili di citare in giudizio gli Stati e l’Unione Europea se le politiche climatiche influiscono sui loro profitti. Nel mezzo di una crisi climatica, questa è una contraddizione, oltre ad essere molto costosa per i contribuenti. Accanto alla società civile si è creato un movimento significativo per uscire da questo trattato e sono felice di vedere che oggi sta dando i suoi frutti. Ora è necessario accelerare il ritmo degli investimenti pubblici nelle rinnovabili”.