La commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo (Itre) ha votato oggi per migliorare l'accesso delle piccole imprese e delle startup ai supercomputer di intelligenza artificiale (IA) e per rafforzare gli standard ambientali di tali infrastrutture. L'Europa sta cercando infatti di promuovere l'innovazione nell'IA a livello nazionale. Tuttavia, ciò richiede grandi quantità di potenza di calcolo. E l'offerta di centri dati con supercomputer orientati all'addestramento di modelli di IA - soprannominati AI Factory dai responsabili politici dell'Ue - non solo è carente rispetto alla crescita prevista della domanda, ma è concentrata nelle mani di poche aziende, sottolinea Euractiv.
Per affrontare questi problemi di mercato e creare fabbriche di IA accessibili, i politici hanno guardato all'esistente Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (IC EuroHPC), che mira a creare otto supercomputer collegati in vari Stati membri. La Commissione Itre ha quindi approvato una bozza di emendamenti all'IC EuroHPC, concentrandosi in particolare sulle applicazioni di IA. Queste modifiche saranno poi votate dalla plenaria di Strasburgo il 24 aprile. Gli emendamenti mirano anche a migliorare l'impronta ambientale dei centri dati di IA attraverso valutazioni d'impatto, tenendo conto dell'intero ciclo di vita dei supercomputer e migliorandone l'efficienza energetica.