In Parlamento15 Maggio 2024 11:32

Trasporto aereo, interrogazione Bergamini (FI): su riduzione slot annuali aeroporto Capodichino

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02802

presentato da

BERGAMINI Deborah

testo di

Martedì 14 maggio 2024, seduta n. 292

DEBORAH BERGAMINI e CAROPPO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del turismo. — Per sapere – premesso che:

di recente la Gesac – società di gestione dell'aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino, ha annunciato di limitare a soli 1.500 slot, come tetto massimo annuale, le movimentazioni dell'Aviazione generale, ovvero i voli degli aerei privati, sull'aeroporto partenopeo, già dal 2024;

i voli dell'Aviazione sostengono e partecipano significativamente al turismo di lusso in generale ed in particolare al turismo nautico di lusso. Se Napoli e la Campania sono stati scelti dal mercato dei giga-yacht come località principali e strategiche per l'imbarco e/o lo sbarco dei propri ospiti, per crociere private o in charter, ciò è anche grazie alla funzionalità dell'aviazione generale dell'aeroporto di Capodichino, dove nella scorsa stagione i voli privati hanno utilizzato ben 7.500 movimenti a cui vanno aggiunti altri 2.500 movimenti utilizzati dagli elicotteri (privati e/o di compagnie);

con il nuovo tetto massimo ci sarebbero ben 6.000 movimentazioni di voli privati (elicotteri a parte) che non potranno utilizzare lo scalo di Napoli Capodichino;

inizialmente la Gesac avrebbe inteso spostare le 6.000 movimentazioni dall'aeroporto Capodichino a quello del nuovo scalo di Pontecagnano, l'aeroporto Salerno Costa d'Amalfi, sito nella periferia industriale di Salerno, da cui dista circa 25 chilometri e che risulta non ancora operativo e senza una data certa circa l'apertura. Quest'ultimo presenta diverse problematiche che rischiano di nuocere all'economia turistica di alta fascia di Napoli, della provincia e dell'intera Campania: lo stesso si trova in una zona caratterizzata da degrado sociale ed urbano, non è dotato di infrastrutture che possano garantire il rifornimento di carburante per voli di ritorno long haul, scoraggiando il traffico consistente proveniente dagli Usa, né di drappelli permanenti di polizia di frontiera, Guardia di Finanza e funzionari doganali che garantiscano i dovuti controlli frontalieri;

l'incertezza della data di apertura si traduce in una serie di difficoltà operative da parte delle aziende del settore turistico di lusso per l'organizzazione legata ad arrivi e partenze ed alla relativa logistica per la movimentazione degli ospiti;

con la stagione turistica imminente cominciano a giungere segnali negativi da parte del mercato: l'Aviazione Generale di Napoli non è infatti in grado di confermare autorizzazioni per gli slot durante la prossima stagione né su Napoli (per le limitazioni imposte dall'inizio di quest'anno) né altrove in Campania, con la conseguente cancellazione da parte degli armatori dei grandi yacht dello scalo di Napoli, e la conseguente riprogrammazione dell'intera crociera;

da uno studio della Ambrosetti del gennaio 2024 relativo al settore dello yachting, pur se riferito al territorio ligure, si evince, per analogia, considerato che il Golfo di Napoli e la Campania risultano tra le mete più visitate dallo yachting del Mediterraneo, con più di 3.000 scali a stagione e quasi 1.000 yacht di lunghezza superiore ai 35 metri, che il cosiddetto Teei (Total Equivalent Economie Impact) cioè il totale equivalente per presenza giornaliera di yacht di 35-50 metri, comporta un moltiplicatore pari a 2,6 rispetto alla spesa ad impatto diretto delle aziende della nautica professionale, con una spesa giornaliera totale di 7.654 euro al giorno. Con yacht di dimensioni maggiori ai 50 metri questo moltiplicatore relativo all'impatto indiretto e all'indotto sulle filiere economiche sale fino ad arrivare a 9,22 volte rispetto all'impatto economico diretto delle aziende della nautica professionale con una spesa complessiva giornaliera di 70.536 euro –:

se i Ministri interrogati intendano fornire chiarimenti circa l'attuale situazione descritta in premessa, che rischia di mettere a rischio i livelli occupazionali ed il circuito virtuoso legato all'economia turistica di alta fascia per la città di Napoli e della sua provincia.
(4-02802)