Logistica29 Novembre 2022 11:25

Trasporti, Zaccheo: Istituzioni e le Imprese intensifichino dialogo e cooperazione per fronteggiare il complesso contesto in cui operiamo

"Le innumerevoli sfide con le quali tutto il settore, oggi, è chiamato a confrontarsi, passano inevitabilmente dal perseguimento di obiettivi legati alla transizione digitale, all’innovazione tecnologica e, soprattutto, alla sostenibilità ambientale, a sua volta strettamente legata alla sostenibilità economica e sociale". È quanto ha detto dal presidente dell'Autorità di regolazione dei Trasporti Nicola Zaccheo all'Assemblea Alisee e agli Stati generali del Trasporto e della Logistica. "Il piano della Commissione Europea per la 'Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente', come noto, prevede, testualmente, di “rendere i trasporti europei più sostenibili,
inclusivi, intelligenti, sicuri e resilienti e di garantire un importante contributo del settore dei
trasporti al fine di conseguire l’obiettivo, fissato dal Green deal europeo, della neutralità climatica per il 2050, nonché l’obiettivo vincolante di riduzione interna netta delle emissioni di gas a effetto serra nell’Unione Europea di almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990”. Tra l’altro, "la riduzione sostanziale del consumo di idrocarburi e della dipendenza dagli stessi è tema di ancor più attualità ed esigenza inderogabile considerando la crisi energetica in atto. Tutto questo pone traguardi molto impegnativi all’intero sistema trasportistico italiano e, in particolare, a tutto il comparto del trasporto merci e della logistica".

"Come indicato dalla stessa Commissione europea, una parte sostanziale del 75% dei trasporti interni di merci, che oggi avviene su strada, deve essere trasferita alle ferrovie e alle vie navigabili. In Italia siamo ancora molto lontani da questi target. Analizzando i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel 2019 sono state trasportate merci per oltre 580 miliardi di tonnellate per chilometro: l’88% ha viaggiato su strada, il 9% via mare, il 3% su ferrovia - prosegue Zaccheo -. Ruolo chiave sarà ricoperto dall’incremento del traffico merci su rotaia che, come indicato nella succitata “Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente” è richiesto che aumenti del 50% rispetto al 2015, fino ad un raddoppio entro il 2050".

"Ma anche il contributo del settore marittimo è fondamentale al conseguimento di questi ambiziosi obiettivi.
Al sistema portuale nazionale è affidata la funzione di principale interfaccia del sistema economico e produttivo con i mercati globali, oltre che un’importante funzione di connessione in ambito Mediterraneo e nazionale.
Relativamente ai traffici con i paesi esteri, nel 2021 il grado di internazionalizzazione dell’economia italiana ha raggiunto il 63%, il dato più elevato nella nostra storia. I porti rappresentano la prima modalità di connessione con l’estero (con una quota del 59%), seguiti dalla strada (30%) e dalla ferrovia (11%). Il settore portuale è intrinsecamente vocato allo sviluppo di dinamiche di intermodalità, ponendosi in intimo collegamento con le infrastrutture retroportuali e con la logistica nella sua interezza. Il suo sviluppo, inoltre, emerge quale tema di primario interesse strategico anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - ha detto il presidente di Art -. In questo contesto lo shift modale richiesto dalla Unione Europea, difficilmente potrà essere realizzato senza ripensare l’intero assetto del trasporto merci, potenziando i nodi di connessione nei porti, garantendo condizioni di accesso più eque e non discriminatorie alle infrastrutture logistiche e portuali e, soprattutto, promuovendo trasporti e logistica sempre più orientati a forme di reale intermodalità".

"Ed è proprio verso una intermodalità sempre più integrata che l’ecosistema del trasporto deve necessariamente evolvere, in maniera decisa, se vogliamo affrontare in modo efficace tutte queste sfide, come, d’altronde, ben evidenziato nello Smart Deal for Mobility, la dichiarazione di Passavia del 29 ottobre 2020. ALIS è un esempio concreto di cluster intermodale, modello che, a mio parere, dovrebbe essere esportato anche in altre aree del trasporto - ha aggiunto -. In questo sistema di imponente rilevanza strategica per il Paese, si inseriscono i poteri e le attività dell’Autorità di regolazione dei traspor¬ti, chiamata, tra i vari compiti istituzionali, a garantire, secondo metodologie che incentivino la concorrenza, l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali, assicurando la mobilità dei passeggeri e delle merci in ambito nazionale, locale e urbano. L’ Autorità espleta le proprie funzioni istituzionali nella regolazione economica dei trasporti, prestando grande attenzione alle dinamiche evolutive della mobilità nel suo insieme, per far fronte alle diverse esigenze del settore causate dai mutamenti degli scenari di mercato, facendo anche tesoro della lesson learnt dalle crisi congiunturali che hanno investito e, ahimè, continuano ad investire il nostro mondo".

"Per il settore marittimo, l’Autorità ha appena avviato l’aggiornamento e l’integrazione delle prime misure di regolazione emanate con la delibera n. 57/2018, in tema di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture portuali, indicendo contestualmente una call for input finalizzata a coinvolgere la pluralità di attori del settore della portualità nell’identificazione delle iniziative regolatorie ritenute necessarie per incrementare la dinamicità, la trasparenza e la competitività dei porti italiani - ha evidenziato Zaccheo -. Per il settore ferroviario, è attualmente in corso di revisione la delibera n. 96/2015, con la quale sono stati definiti i “Criteri per la determinazione dei canoni di accesso e utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria”, che vede un rilevante interessamento del trasporto merci su ferro. Per il settore dell’autotrasporto e relativa logistica, infine, è stata appena avviata una indagine conoscitiva finalizzata alla valutazione dell’opportunità di adottare nuove misure di regolazione per questo comparto così strategico. Tutti gli stakeholder sono invitati a fornire elementi informativi sulle tematiche più di interesse, quali, per citarne alcune, l’accesso di nuove imprese al mercato con autoveicoli dotati di trazione a basso inquinamento; l’efficientamento delle attese improduttive in corrispondenza di porti, scali ferroviari e interporti; la criticità dell’attuale normativa sui trasporti in subvezione; il sistema concernente la determinazione delle tariffe minime dell’autotrasporto; i requisiti delle pertinenze di servizio relativi alle infrastrutture autostradali".

"L’adozione della green policy da parte dell’Autorità nella costruzione dei propri atti regolatori, ha già prodotto misure importanti che favoriscono la transizione ecologica nell’ambito dei trasporti, con incentivi all’adozione di tecnologie a minor impatto ambientale e premialità per investimenti in mobilità sostenibile. Relativamente, invece, alla crisi energetica in atto, la regolazione economica può contribuire a mitigare le criticità poste da essa, promuovendo, in coerenza con le proprie competenze, misure che incentivino investimenti in tecnologie volte alla ottimizzazione dei consumi e alla riduzione dei costi energetici. Infine, l’Autorità è pronta ad accompagnare con la sua regolazione l’attuazione delle riforme previste dal PNRR, compresi gli obiettivi di sostenibilità ambientale e transizione digitale, trasversali a tutte le aree di intervento del Piano, al fine di realizzare la concreta integrazione di più mezzi di trasporto. Inoltre, ART eserciterà appieno le proprie funzioni istituzionali di vigilanza, attraverso un attento monitoraggio della realizzazione degli investimenti programmati. Avviandomi alla conclusione, le sfide con le quali l’intero comparto del Trasporto e della Logistica deve confrontarsi sono molteplici e non semplici. È, a mio parere, ancor più necessario che le Istituzioni e le Imprese intensifichino il dialogo e la cooperazione per fronteggiare al meglio il complesso contesto nel quale siamo chiamati ad operare", ha concluso Zaccheo.