In Parlamento10 Aprile 2024 12:34

Trasporti, interrogazione Curti (Pd Camera): su Tpl Marche e ripartizione Fondo nazionale

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02256

presentato da

CURTI Augusto

testo di

Martedì 9 aprile 2024, seduta n. 276

CURTI e CASU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

la complessità della attuale fase economica e sociale del Paese, determinata anche dalle contingenti dinamiche di natura internazionale, sta aggravando le criticità del trasporto pubblico locale a causa dell'aumento dei costi e della diminuzione dei ricavi da traffico, ancora oggi stimati intorno a un meno 20 per cento rispetto al periodo pre-Covid;

inoltre, complessità strutturali legate alla storia di questo settore, quali la stratificazione normativa, l'assenza di una riforma del Tpl e l'insufficienza delle risorse del Fondo nazionale trasporti (Fnt) in un settore fortemente dipendente da risorse pubbliche, hanno esposto ancora di più il sistema agli effetti negativi della crisi economica;

nello specifico, in merito al Fondo nazionale trasporti, si ritiene che la messa in sicurezza del fondo prima di tutto dal punto di vista normativo, non possa prescindere da un importante investimento che riallinei la quota economica a disposizione all'importo di almeno 6 miliardi per consentire una congrua risposta rispetto alle esigenze del settore e per aprire una stagione contrattuale forte;

sono già evidenti le prime ripercussioni: il servizio offerto ai cittadini ha subito un peggioramento derivante dalla percezione di qualità che si è avuta nelle fasi più acute della pandemia rispetto al ritorno alla normalità (prestazione puntuale e distanziamento che evitava il sovraffollamento). La quota modale di trasporto pubblico collettivo stenta a ripartire. La domanda di mobilità si sposta sempre più verso l'auto privata e forme alternative di mobilità;

nella regione Marche, in particolare, il trasporto pubblico locale sta affrontando una fase di progressivo depauperamento che pregiudica la qualità del servizio e determina la mancata rispondenza tra l'offerta e le esigenze dei territori;

secondo quanto dichiarato da Cgil, Cisl e Uil delle Marche appena il 2,6 per cento degli utenti utilizza treni o autobus per gli spostamenti contro l'80 per cento che, al contrario, preferisce il mezzo privato. È uno dei risultati peggiori su scala nazionale che, se si pone a riferimento lo 0,7 per cento del trasporto mediante autobus, assume una dimensione addirittura allarmante;

le misure di cui al decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 (cosiddetto «Decreto Asset»), convertito con modificazioni dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, ad avviso degli interroganti, hanno ulteriormente aggravato la situazione, non tenendo conto dei divari territoriali connessi alla mobilità e al trasporto pubblico locale. Nella ripartizione del Fondo nazionale trasporti, in particolare, la regione Marche incide per una quota di appena il 2,17 per cento del totale andando ad occupare l'ultima posizione;

ciò che risulta particolarmente penalizzante è la modifica dei criteri di riparto del Fondo nazionale trasporti che, di fatto, ha comportato l'eliminazione della garanzia di un'assegnazione minima e certa di risorse a beneficio di ciascuna regione. In tal modo si determina per le Marche un consistente taglio, mettendo così a rischio servizi e investimenti per il Tpl;

l'incertezza delle risorse produce l'impossibilità di programmare i servizi e di mantenere un equilibrio economico per le aziende del settore, mettendo di conseguenza a rischio anche gli investimenti;

il 13 febbraio 2024, la IX Commissione Trasporti della Camera dei deputati ha approvato una risoluzione che impegna il Governo ad adeguare lo stanziamento del Fondo nazionale trasporti, nonché a proseguire con la rimodulazione dei criteri di definizione dei costi standard e degli adeguati livelli di servizio –:

quali urgenti iniziative di competenza intenda porre in atto per supportare il settore del trasporto pubblico locale della regione Marche, garantendo tra l'altro una più equa ripartizione delle risorse del Fondo nazionale trasporti anche in rapporto all'obiettivo di adeguare l'offerta alle esigenze dei territori.
(5-02256)