Logistica5 Febbraio 2024 14:22

Trasporti, Ferraris (Ad Fs): Infrastrutture sono fondamentali per la crescita in tutti i settori

“Per noi è un'opportunità per far conoscere alcune parti di Ferrovie che sono meno note. Tutti siamo legati alle ferrovie quando prendiamo o vediamo un treno che trasporta passeggeri ma in realtà Ferrovie ha costruito due grandi aree di competenze che oggi sono ben identificate che stanno svolgendo anche un ruolo nell'ambito della realizzazione del PNRR e sono le infrastrutture con tutto ciò che comporta e la logistica. Le infrastrutture perché nell'ambito del nostro Polo infrastrutture abbiamo società che eseguono opere” come Rete ferroviaria italiana, e ANAS “ma abbiamo anche una società di ingegneria che si chiama Italferr che è già presente oggi in alcuni Paesi del Mediterraneo, dando un contributo a quella che è la progettazione e realizzazione di nuove opere e credo che questo sia un valore importante perché consente a noi come gruppo ma al Paese di avere un piede in un'attività che prima o poi dovrebbe svilupparsi, dovrebbe crescere”. Lo ha detto l’ad di Fs Luigi Ferraris intervenendo ai MED- Mediterranean Dialogues. “Ho ascoltato con attenzione quello che diceva prima Lapo Pistelli – ha aggiunto Ferraris - è chiaro che dopo l'energia viene l'infrastruttura. Una volta che un Paese ha avuto accesso alle risorse energetiche, costruisce le infrastrutture per trasportare energia, ma non c'è solo quello c'è anche proprio il trasporto fisico delle merci il trasporto ferroviario. Beh oggi il gruppo Ferrovie è pronto per fare un discorso del genere perché ormai da cinque sei anni al suo interno anche ANAS, che è già presente a sua volta in alcune attività del Nord Africa non in maniera massiva ma ha le competenze per realizzare opere”.

“Abbiamo appena chiuso il 2023, che vedrà un record di investimenti per il nostro gruppo: 16 miliardi di euro di investimenti in un anno. Siamo passati a raddoppiare la mole di investimenti da un 2019 dove si viaggiava a un ritmo di 8 miliardi. Grazie al PNRR grazie allo sforzo che c'è stato – ha ammesso l’ad di Fs -. Questo ci ha permesso di capitalizzare competenze e oggi abbiamo una società come Italferr che ha 3000 persone di cui 1500 sono ingegneri. Eè una società presente in 60 Paesi ed è ben nota nell'ambito del bacino mediterraneo, il primo filone dove riteniamo Ferrovie possa dare un contributo anche prospettico. E proprio sul filone delle infrastrutture riteniamo possa diventare una sorta di capofila rispetto a fornitori italiani che possono seguirci nella realizzazione di nuove opere, di nuove infrastrutture”.

“Cito un esempio che ho vissuto direttamente quando mi occupavo di energia e il Presidente Tajani era al Parlamento europeo: oltre a Montenegro, firmammo anche un accordo per la Tunisia, per collegare un cavo sottomarino. E mi ricordo sempre una chiacchierata con il ministro industria dell'epoca che diceva: ‘se l'Europa dei 27 investisse il 2% del proprio PIL in infrastrutture, noi avremmo un effetto sull'occupazione enorme e avremmo un effetto anche sull'emigrazione’ – ha proseguito Ferraris - Quindi è chiaro che bisogna creare le condizioni perché si crei ricchezza, lavoro laddove si è. Ferrovie da questo punto di vista c'è. Siamo in Algeria, siamo in Egitto siamo in Tunisia, sempre grazie a questa società che ritengo rappresenti un'eccellenza per noi. Secondo punto che è stato toccato questa mattina che è quello che noi abbiamo identificato come polo della logistica e altrettanto strategico e chiaro. E' chiaro che Ferrovie nel tempo si è occupata soprattutto di trazione cioè di trasportare le merci da punto a punto intermediata da altri operatori. Da un paio d'anni, stiamo cercando di posizionare Ferrovie come un operatore integrato che offra delle soluzioni end to end, quindi che possa parlare sia con chi importa i containers quindi nel momento in cui il container per esempio sbarca, sia supporto fino alla destinazione finale. Abbiamo finalmente completato un percorso che ci consente oggi di controllare l'intera catena e poter offrire le soluzioni commerciali che vanno dalla presa in carico del container fino a destinazione finale. In mezzo ci sono i terminali multimodali che sono un'altra leva strategica e fondamentale per interrompere il carico, il viaggio e poter creare le condizioni per un trasporto più sostenibile e competitivo. Beh, qui direi quello che hai detto che è stato detto questa mattina è fondamentale. E' molto importante che la crisi sullo stretto di Suez non duri a lungo”, ha concluso Ferraris.