News16 Settembre 2023 13:55

Terremoto, Marocco: su rifiuto aiuti falsità da chi vuole minare rapporti con altri paesi Ue: prima consentire accesso zone colpite

Il Marocco non ha mai rifiutato aiuti da parte dei paesi occidentali ed europei, ma è pronto per iniziare da subito la ricostruzione. A confermarlo ad AGEEI sono fonti del governo del paese mediterraneo, colpito lo scorso 8 settembre da un terremoto di magnitudo 6.8, causando danni diffusi e migliaia di vittime.

Nei giorni successivi, nonostante il paese fosse in piena difficoltà, si è diffusa la notizia che sarebbero stati rifiutati materiali e uomini offerti da diversi paesi, accettando solo quelli messi a disposizione da Spagna, Gran Bretagna, Emirati e Qatar.

La notizia è stata seccamente smentita da fonti diplomatiche. Il Marocco infatti ha subito la distruzione delle strade di collegamento con le aree interne duramente colpite dalla scossa. Questo ha comportato gravi problemi logistici, che rischiano di portare alla paralisi proprio gli aiuti offerti da tanti paesi. Come spiegato ad AGEEI è urgente ripristinare le strade, operazione che sta portando avanti anche l’esercito marocchino: solo così sarà poi possibile organizzare un sistema “massivo” di aiuti, anche da parte degli stati a cui per ora il Governo ha chiesto di aspettare.

Anche l’Italia, che nel corso degli ultimi anni sta sviluppando un rapporto sempre più stretto con il paese nord-africano, ha pronti uomini e mezzi da inviare – ma già alcune organizzazioni sono operative sul campo -, in attesa del via libera. Questo è un approccio conforme agli standard internazionali nella gestione delle catastrofi. Un approccio pragmatico che si concentra sull’efficienza degli interventi per evitare problemi di coordinamento.

Eppure qualcuno, come sottolineato recentemente dall’Ambasciatore presso lo stato italiano Youssef Balla, ha interesse a screditare la rete di rapporti che il Marocco ha creato con diversi partner, tra cui proprio l’Italia, tanto da “deformare la realtà, falsificare la narrazione e creare false polemiche”.

Intanto il Gabinetto reale, in un comunicato, ha sottolineato come parallelamente al proseguimento delle operazioni di ricerca e soccorso, il Marocco ha lanciato ieri un massiccio piano di ricostruzione nel corso di una riunione presieduta dal Re Mohammed VI.

Il programma prevede la realizzazione di:

- 50.000 unità abitative danneggiati dal terremoto, nelle cinque province colpite. Si tratta di soluzioni di accoglienza temporanee adattate in loco e in strutture dotati di tutti i comfort necessari.

- Lo Stato concederà un aiuto di emergenza pari a 300 dollari al mese alle famiglie colpite.

-  Un aiuto finanziario diretto di circa 14 mila euro per le case completamente crollate e di circa 8 mila euro per coprire i lavori di riabilitazione delle case parzialmente crollate.

Particolare attenzione è stata rivolta alla ripresa delle attività scolastiche e educative nelle zone colpite, a seguito del danneggiamento di circa 500 scuole. Su questo tema sono state decide diverse proposte, tra cui l’installazione di scuole mobili nelle province colpite dal Sisma. Si tratta di strutture collocate su camion speciali per consentire la mobilità e la presenza tra le diverse zone.

Riguardo ai bambini orfani è stata decisa la concessione dello status di tutela della nazione e l’attivazione da parte del Governo di un disegno di legge per le adozioni.

Il programma multidimensionale mobiliterà principalmente le risorse finanziarie dello Stato e degli organismi pubblici, e sarà aperto anche al contributo di attori privati e associativi, nonché di paesi che lo desiderino e ai quali il Re del Marocco ha rinnovato i sinceri ringraziamenti del suo paese.

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