Energia9 Novembre 2022 15:28

Terna: nei primi 9 mesi ricavi 1.992,4 mln (+5,4%), utile netto 586,9 mln (+1,1%)

I primi nove mesi dell’anno sono stati caratterizzati dalla guerra in Ucraina che ha determinato un sensibile innalzamento dei prezzi delle commodities, tensioni sui prezzi dell’energia e, conseguentemente, un incremento dell’inflazione. In tale complesso scenario, Terna ha incrementato gli investimenti a beneficio della sicurezza energetica del Paese: nel terzo trimestre questi hanno superato i 372 milioni di euro, portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno ad oltre un miliardo di euro (1.033,1 milioni di euro).
“In linea con la sua missione, nel corso degli ultimi mesi Terna, per aumentare sempre più l’efficienza e l’affidabilità del nostro sistema elettrico, ha impresso un ulteriore impulso agli investimenti che, per la prima volta nella storia del Gruppo, hanno superato il miliardo di euro nei primi nove mesi - ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna -. La rete è e sempre più sarà il fattore abilitante della diffusione delle fonti rinnovabili, chiamate a dare un contributo fondamentale alla sicurezza energetica del nostro Paese”.
Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2022 pari a 10,61 centesimi di euro per azione, in crescita dell’8% rispetto all’esercizio precedente, in linea con la Dividend Policy presentata nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025.
Mentre per quanto riguarda i conti, i ricavi dei primi nove mesi del 2022, pari a 1.992,4 milioni di euro, registrano un aumento di 102,5 milioni di euro (+5,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2021. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente ai maggiori meccanismi incentivanti output-based al netto della riduzione del WACC riconosciuto per il 2022, unita al contributo delle Attività Non Regolate che riflettono in particolare l’apporto derivante dalle attività del Gruppo LT in ambito smart grids. Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 4,4% a 661,6 milioni di euro (633,6 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente).
L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) dei primi nove mesi del 2022 si attesta a 1.412,2 milioni di euro, in crescita di 47,2 milioni di euro (+3,5%) rispetto ai 1.365,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021. Tale incremento riflette il miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2022 mostra un incremento del 2,2% a 465,3 milioni di euro (455,1 milioni nello stesso periodo del 2021).
L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è pari a 896,3 milioni di euro, rispetto agli 874,0 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 (+2,6%).
Gli oneri finanziari netti del periodo ammontano a 56,3 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 57,5 milioni dei primi nove mesi del 2021. L’incremento dell’inflazione rilevato nel periodo risulta più che compensato dai maggiori oneri capitalizzati e dall’effetto cambio positivo sulle esposizioni in valuta estera.
Il risultato ante imposte si attesta a 840,0 milioni di euro, in aumento di 23,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+2,9%).
Le imposte del periodo sono pari a 236,8 milioni, in aumento di 8,2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+3,6%), per effetto del maggior risultato ante imposte al netto di maggiori sopravvenienze attive sulle imposte calcolate nell’esercizio precedente. Il tax rate si attesta pertanto al 28,2%, sostanzialmente in linea rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021 (28,0%).
L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 586,9 milioni di euro, in crescita di 6,5 milioni di euro rispetto ai 580,4 milioni dei primi nove mesi del 2021 (+1,1%).
La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2022 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.094,9 milioni di euro, a fronte dei 4.681,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 8.651,4 milioni di euro, rispetto ai 10.002,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Il consistente incremento del patrimonio netto di Gruppo e il contestuale decremento dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente determinati dall’emissione ibrida green per un importo di 1 miliardo di euro, effettuata a febbraio, contabilizzata come strumento di equity, nonché da un miglioramento del circolante nel periodo.
Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.033,1 milioni di euro, in crescita del 12,0% rispetto ai 922,7 milioni del corrispondente periodo del 2021.
I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2022, sono pari a 5.400, in crescita di 264 unità rispetto al 31 dicembre 2021. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo del business, coerentemente con il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile di gestione, “nell’ultimo trimestre dell’anno, nonostante il perdurare di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e delle tensioni sui mercati delle commodities, il Gruppo continuerà a essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 ‘Driving Energy’. Tale Piano conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica con un Piano Investimenti complessivo di 10 miliardi nel quinquennio 2021-2025 di cui circa 1,7 miliardi di euro nel 2022”.
“In linea con il Piano di Sviluppo 2021 della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, che prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti su di un arco temporale decennale (+25% rispetto al precedente piano), viene confermata una forte accelerazione nelle Attività Regolate per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un importante impulso alla ripresa economica del Paese”, ha proseguito Terna.
“Tra i principali progetti di investimento del Gruppo, si segnala il già citato avanzamento del Tyrrhenian Link. Nel corso dell’ultimo trimestre è previsto anche l’avvio dell’iter autorizzativo per il progetto Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche – ha proseguito Terna -. Con riferimento al Piano della Sicurezza, si prevede la prosecuzione del piano di installazione dei compensatori sincroni a supporto della regolazione della tensione e della potenza di corto circuito nelle aree del Paese caratterizzate da un’elevata produzione da fonti rinnovabili e da un’importante riduzione della produzione di tipo tradizionale”.
Nell’ultima parte del 2022 proseguiranno anche gli interventi di razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane che prevedranno prevalentemente il rinnovo delle attuali infrastrutture con nuovi collegamenti tecnologicamente più avanzati e in linea con i migliori standard in termini di sostenibilità ambientale (es. Firenze, Roma).
Energia, Terna: nei primi 9 mesi ricavi 1.992,4 mln (+5,4%), utile netto 586,9 mln (+1,1%) (5)
Infine, il Gruppo continuerà lo svolgimento delle attività finalizzate al soddisfacimento dei requisiti previsti dai sistemi di incentivazione output-based istituiti dall’ARERA e relativi agli interventi destinati a incrementare la capacità addizionale di trasporto interzonale (incentivi interzonali) e a risolvere i vincoli di rete per la regolazione di tensione e le condizioni di essenzialità (incentivi intrazonali), nonché alla riduzione dei costi di dispacciamento (incentivi MSD), fronte, quest’ultimo, su cui si attendono importanti risultati già nel quarto trimestre 2022. Grazie alle iniziative a beneficio del sistema volte a incrementarne ulteriormente l’efficienza, Terna prevede quindi per il 2022 un EBITDA pari a 2 miliardi di euro e un EPS pari a 0,42 euro.
Con riferimento alle Attività Non Regolate, il Gruppo continuerà a consolidare il suo ruolo sia nell’area connectivity, sia nell’area energy solutions, sviluppando servizi ad alto valore aggiunto per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato per i clienti tradizionali e rinnovabili anche attraverso l’acquisizione del Gruppo LT.
Relativamente all’area industrial si prevede il consolidamento dei risultati di Tamini e, con riferimento a Brugg, la piena valorizzazione delle competenze distintive nel settore dei cavi terrestri e lo sfruttamento delle sinergie con i business del Gruppo Terna.

A seguito del completamento della due diligence e dell’accordo firmato con CDPQ il 29 aprile, le Attività all'estero saranno focalizzate sul closing dell’operazione di cessione delle attività nel continente sudamericano prevista in più fasi - la prima delle quali già avvenuta lo scorso 7 novembre - per la maggior parte nell’ultimo trimestre dell’anno, conseguenti al soddisfacimento di alcune condizioni. Nell’ambito delle attività oggetto di vendita, proseguiranno i lavori per la realizzazione della linea brasiliana Linha Verde I per la quale si prevede l’entrata in esercizio nel 2023 e la cessione nel 2024.
Proseguiranno poi le valutazioni strategiche su ulteriori opportunità, con particolare riferimento al mercato USA, che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.
In continuità con i mesi precedenti, il Gruppo si concentrerà nell’intensificare gli investimenti in innovazione e soluzioni digitali al fine di proseguire nel percorso di trasformazione che consentirà di gestire l’incremento della complessità del sistema elettrico. Inoltre, avranno un ruolo sempre più centrale la crescita delle persone e l’insourcing di competenze strategiche, il rafforzamento delle strutture e lo sviluppo di condizioni di lavoro ottimali per la popolazione aziendale attraverso il progetto NexTerna.
La gestione del business del Gruppo continuerà a essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto degli ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza. Gli obiettivi sopra richiamati saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.