Energia5 Maggio 2023 12:40

Terna: approvati i risultati del I trimestre 2023: in miglioramento gli indicatori economici, aumentano gli investimenti

Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Valentina Bosetti, ha esaminato e approvato i risultati al 31 marzo 2023. I primi tre mesi dell’anno, sulla scia del 2022, hanno continuato a essere caratterizzati da uno scenario complesso con prezzi delle commodities ancora elevati a causa delle tensioni internazionali.

Nonostante il contesto sfidante e molto volatile, Terna ha registrato un significativo miglioramento di tutti gli indicatori economico-finanziari, proseguendo nel percorso di crescita degli investimenti, in coerenza con il suo ruolo di regista della transizione energetica. Al fine di assicurare lo sviluppo di una rete di trasmissione nazionale sempre più sostenibile, efficiente e in grado di integrare al meglio l’energia prodotta da fonti rinnovabili, nel corso dei primi tre mesi del 2023 Terna ha realizzato investimenti per 314,9 milioni di euro, con un incremento del 7,4% rispetto al primo trimestre del 2022 che aveva registrato, a sua volta, una crescita di oltre il 20% sull’anno precedente.

 

I risultati del primo trimestre del 2023, conseguiti in un contesto sicuramente impegnativo, dimostrano la validità della strategia e delle azioni dispiegate nel corso degli ultimi tre anni. Grazie al continuo incremento degli investimenti a beneficio della transizione energetica e dell’economia italiana, proseguito nei primi tre mesi dell’anno, Terna ha potuto rafforzare ulteriormente il suo ruolo di regista del sistema elettrico italiano”, ha dichiarato Stefano Donnarumma.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2023

Milioni di euro Primo trimestre 2023* Primo trimestre 2022* Variazione %
Ricavi 712,5 644,4 +10,6%
EBITDA (Margine operativo lordo) 500,0 461,3 +8,4%
EBIT (Risultato operativo) 313,4 293,7 +6,7%
Utile netto di Gruppo del periodo 200,2 191,8 +4,4%
Investimenti 314,9 293,3 +7,4%

* Sussistendo i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 i risultati complessivi del primo trimestre degli esercizi 2023 e 2022 attribuibili alle controllate sudamericane oggetto del progetto di cessione, avviato a fine 2021, sono classificati nella voce “Risultato netto del periodo delle attività cessate e destinate alla vendita” del prospetto di conto economico riclassificato del Gruppo.

 

I ricavi del primo trimestre del 2023, pari a 712,5 milioni di euro, registrano un aumento di 68,1 milioni di euro (+10,6%) rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, oltre al maggior apporto delle Attività Non Regolate.

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) del periodo si attesta a 500,0 milioni di euro, in crescita di 38,7 milioni di euro rispetto ai 461,3 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022 (+8,4%), per un miglior risultato delle Attività Regolate.

L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 186,6 milioni di euro, si attesta a 313,4 milioni di euro, rispetto ai 293,7 milioni di euro dei primi tre mesi del 2022 (+6,7%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 32,1 milioni di euro, rilevano un incremento di 7,7 milioni di euro rispetto ai 24,4 milioni di euro del primo trimestre del 2022, principalmente dovuto all’aumento dell’inflazione e dei tassi di mercato, parzialmente compensato dagli oneri finanziari capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità.

Il risultato ante imposte si attesta a 281,3 milioni di euro, in aumento di 12 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+4,5%).

Le imposte del periodo sono pari a 81,3 milioni di euro, in aumento di 5,1 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2022 essenzialmente per effetto del maggior risultato prima delle imposte. Il tax rate si attesta al 28,9%, rispetto al 28,3% dei primi tre mesi del 2022.

L’utile netto di Gruppo del periodo è pari a 200,2 milioni di euro, in crescita di 8,4 milioni di euro (+4,4%) rispetto ai 191,8 milioni di euro del primo trimestre del 2022.

La situazione patrimoniale consolidata registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.331,4 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

L'indebitamento finanziario netto si attesta a 8.847,2 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.

Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 314,9 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 293,3 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022. Tra i principali progetti del periodo si segnalano il proseguimento delle attività propedeutiche all’avvio dei lavori per il “Ramo Est” e di quelle autorizzative per il “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia, le attività di realizzazione dei collegamenti ‘Elba-Continente’, ‘Colunga-Calenzano’ (fra Emilia Romagna e Toscana), delle stazioni elettriche di Magenta (MI) e di Cerignola (FG), nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.

I dipendenti del Gruppo, a fine marzo 2023, sono pari a 5.601, in crescita di 104 unità rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per la copertura dei fabbisogni necessari alla realizzazione dello sfidante piano di investimenti previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, oltre che per il rafforzamento delle competenze distintive del Gruppo.

I PRINCIPALI EVENTI DEL PRIMO TRIMESTRE 2023

Business

In data 15 marzo 2023 è stato presentato il Piano di Sviluppo 2023-2032 della rete di trasmissione nazionale che prevede oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni a servizio della transizione energetica.

Nel corso dei primi mesi del 2023 sono proseguite anche le attività di rinnovo di linee aeree e dei macchinari di stazione che hanno visto la sostituzione di circa 311 km di conduttori e di 2 trasformatori.

Nel periodo, Terna ha realizzato “Econnextion”, la prima piattaforma digitale sulle richieste di connessione alla rete elettrica di impianti a fonte rinnovabile in Italia. Un importante e innovativo strumento di consultazione per tutti gli operatori del settore elettrico che possono visualizzare le informazioni sulla localizzazione geografica e sullo stato autorizzativo delle nuove iniziative fotovoltaiche ed eoliche, onshore e offshore, su tutto il territorio nazionale.

Finanza sostenibile

Il 30 marzo, Terna ha firmato con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) i contratti relativi alla seconda e alla terza tranche del finanziamento da 1,9 miliardi di euro per il Tyrrhenian Link. Dopo la prima tranche da 500 milioni di euro, sottoscritta l’8 novembre 2022, i finanziamenti hanno rappresentato, dunque, due ulteriori tranche da complessivi 900 milioni di euro per la costruzione e la messa in esercizio del “Ramo Est” e del “Ramo Ovest” del collegamento elettrico sottomarino che unirà la penisola italiana alla Sicilia e quest’ultima alla Sardegna. I finanziamenti hanno una durata pari a circa 22 anni dalla prima data di erogazione, sono caratterizzati da una durata più lunga e da costi più competitivi rispetto a quelli di mercato e rientrano così nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Terna. Con questa operazione, sono saliti a circa 3,4 miliardi di euro i finanziamenti complessivi in essere tra Terna e la BEI, a cui vanno aggiunti i restanti 500 milioni di euro relativi alle ulteriori tranche del finanziamento per il Tyrrhenian Link, già accordati dalla Banca.

Al 31 marzo 2023 i green bond senior emessi da Terna, nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (EMTN) da 9 miliardi di euro, sono pari a 2,6 miliardi di euro, in aggiunta all’emissione ibrida green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di 1 miliardo di euro.

Sostenibilità e ESG

Nel primo trimestre, Terna ha rafforzato il proprio impegno a favore della decarbonizzazione adottando un nuovo Science Based Target (SBT) con cui la società si è impregnata a tagliare del 46% al 2030 le emissioni di CO2 delle proprie attività dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2), rispetto ai valori del 2019. Terna ha introdotto anche un ulteriore obiettivo di riduzione delle emissioni indirette dello Scope 3 quali, ad esempio, quelle relative alla mobilità dei suoi lavoratori o alla catena di fornitura.

Per il quinto anno consecutivo Terna è stata inserita nel Gender Equality Index (GEI) di Bloomberg, l’indice internazionale che misura le performance aziendali sui temi della parità di genere e dell’inclusione, nonché la qualità e la trasparenza della loro rendicontazione pubblica.

Inoltre, con 91 punti su 100, Terna è stata giudicata come la migliore società fra le 250 utility elettriche mondiali valutate nel Corporate Sustainability Assessment 2022 di S&P Global e, per l’ottava volta in 14 anni di presenza continua nel Dow Jones Sustainability Index, ha ottenuto il ‘Top 1%’, la valutazione più alta del Sustainability Yearbook pubblicato nel mese di febbraio.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nel corso del 2023 il Gruppo continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile, caratterizzato da un’elevata inflazione a livello mondiale, di politiche monetarie restrittive da parte delle Banche Centrali e conseguentemente di tassi di riferimento in forte rialzo, nonché di una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e del perdurare delle tensioni sui mercati delle commodities, che stanno provocando effetti negativi sulle previsioni di crescita economica mondiale.

In particolare, viene confermata una forte accelerazione degli investimenti nelle Attività Regolate finalizzati ad abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili e contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal che mirano a trasformare l’Unione Europea in un’economia carbon-free entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni rispetto al 1990 di circa il 55% entro il 2030.

Tra i principali progetti di investimento in corso, si segnala l’avanzamento del Tyrrhenian Link, per il quale già nel 2022 è stata ottenuta l’autorizzazione alla realizzazione del Ramo Est, che collegherà Campania e Sicilia, ed è stato avviato formalmente il procedimento autorizzativo del Ramo Ovest, tratta che mette in comunicazione Sicilia e Sardegna, che dovrebbe concludersi presumibilmente entro il 2023. A fine 2022 è stato avviato l’iter autorizzativo per il progetto Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Abruzzo e Marche. Tra le principali infrastrutture della RTN che entreranno in esercizio nel corso del 2023 figurano l’interconnessione con la Francia e il collegamento sottomarino Elba-continente.

Nel corso dell’anno proseguiranno anche gli interventi di razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane che prevedranno prevalentemente la sostituzione delle attuali infrastrutture con nuovi collegamenti tecnologicamente più avanzati e in linea con i migliori standard di sostenibilità ambientale.

Con riferimento al Piano della Sicurezza, si prevede la prosecuzione del piano di installazione degli elementi di rete a supporto della regolazione della tensione e della potenza di corto circuito nelle aree del Paese caratterizzate da un’elevata produzione da fonti rinnovabili e da un’importante riduzione della produzione di tipo tradizionale.

Infine, il Gruppo continuerà lo svolgimento delle attività finalizzate a conseguire gli obiettivi previsti dai meccanismi di regolazione output-based definiti dall’ARERA e relativi in particolare all’aumento della capacità di trasporto tra zone di mercato (incentivi interzonali) nonché alla riduzione dei costi di dispacciamento (incentivi MSD).

Con riferimento alle Attività Non Regolate, il Gruppo Terna continuerà a consolidare il suo ruolo sia nell’area connectivity, sia nell’area energy solutions, sviluppando servizi ad alto valore aggiunto per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato per i clienti tradizionali e rinnovabili anche attraverso lo sfruttamento del know-how del Gruppo LT.

Relativamente all’area industrial si prevede il consolidamento dei risultati del Gruppo Tamini e, con riferimento al Gruppo Brugg Cables, la piena valorizzazione delle competenze distintive nel settore dei cavi terrestri grazie allo sfruttamento delle sinergie con i business del Gruppo Terna.

Per quanto riguarda le Attività all’estero proseguiranno le valutazioni strategiche su ulteriori opportunità, con particolare riferimento al mercato U.S.A., che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. Inoltre, per le attività oggetto di vendita, proseguirà l’iter di cessione degli asset in Perù, previsto entro il primo semestre del 2023, e proseguiranno i lavori per il completamento della linea brasiliana Linha Verde I.

In continuità con quanto fatto nel 2022, il Gruppo si concentrerà nell’intensificare gli investimenti in innovazione e soluzioni digitali al fine di proseguire nel percorso di trasformazione che consentirà anche di gestire l’incremento della complessità del sistema elettrico. Inoltre, le attività del Gruppo saranno focalizzate sulla crescita delle persone e sull’insourcing di competenze strategiche, sul rafforzamento delle strutture e sullo sviluppo di condizioni di lavoro ottimali per la popolazione aziendale.

La gestione del business di Terna continuerà ad essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto degli ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza.

Anche grazie alle iniziative suddette, tra le quali si segnalano quelle tese a incrementarne ulteriormente l’efficienza del sistema elettrico, per il 2023 si conferma che Terna possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e un EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il Gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel comunicato vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" (Ebitda, Tax Rate e lndebitamento Finanziario Netto) non previsti dai principi contabili IAS/IFRS, il cui significato e contenuto sono illustrati qui di seguito in linea con l’orientamento ESMA/2015/1415 pubblicata il 3 dicembre 2015:

  • EBITDA (Margine Operativo Lordo): rappresenta un indicatore della performance operativa; è calcolato come “Utile netto dell’esercizio” prima delle “Imposte dell’esercizio”, dei “Proventi/(oneri) finanziari” e degli “Ammortamenti e svalutazioni”;
  • Tax rate: esprime l’incidenza fiscale rispetto al risultato e deriva dal rapporto tra le “Imposte dell’esercizio” e il “Risultato prima delle imposte”;
  • Indebitamento Finanziario Netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria; è determinato quale risultante dei debiti finanziari a breve (“Finanziamenti a breve termine”, “Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine” e “Passività finanziarie correnti”) e lungo termine (“Finanziamenti a lungo termine”) e dei relativi strumenti derivati (“Passività finanziarie non correnti”), al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, delle “Attività finanziarie correnti” e delle “Attività finanziarie non correnti” per il valore dei derivati di copertura dei finanziamenti bancari. Si precisa che l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Terna è conforme a quanto previsto dalla Raccomandazione ESMA n. 32-382-1138 del 2021 relativamente alla definizione della posizione finanziaria netta.

Rispetto alla struttura del Gruppo Terna al 31 dicembre 2022 si segnala:

  • In data 7 febbraio 2023 Terna ha perfezionato l’acquisizione di azioni in SEleNe CC S.A., a seguito dell’uscita del TSO rumeno National Power Grid Company Transelectrica S.A. dalla compagine azionaria. La partecipazione nella società è quindi passata dal 25% al 33,33%.

  • In data 29 marzo 2023 Terna, per mezzo della sua controllata LT S.r.l., ha perfezionato l’acquisizione integrale della società Omnia S.r.l., società attiva nel settore O&M di impianti fotovoltaici. Tale acquisizione contribuisce al consolidamento della posizione del Gruppo LT come leader sul mercato nazionale nella costruzione e nella gestione di impianti fotovoltaici.