Politica21 Aprile 2023 11:41

Termovalorizzatore, Odg Silvestri (M5S): su esclusione nuovi inceneritori

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01089/004

presentato da

SILVESTRI Francesco

testo di

Mercoledì 19 aprile 2023, seduta n. 90

La Camera,

premesso che:

l'articolo 45 del provvedimento in esame reca un complesso di disposizioni volte, inter alias, a disciplinare la gestione delle risorse del Fondo per il finanziamento dell'attuazione delle misure del Programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, e ulteriori disposizioni in materia di contrasto all'inquinamento atmosferico;

l'articolo 45-bis del medesimo decreto-legge, al comma 2, apporta modifiche alla disciplina relativa al Comitato ETS, autorità nazionale competente per l'emission trading, di cui all'articolo 4 del decreto legislativo n. 47 del 2020 di recepimento della normativa europea in materia di Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'Unione europea recata dalla direttiva 2003/87/CE;

la Missione M2 del PNRR, «Rivoluzione verde e transizione ecologica», nell'ambito delle misure per la salvaguardia della qualità dell'aria, prevede una specifica riforma volta all'adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico che mira ad allineare la legislazione nazionale e regionale e ad introdurre le relative misure di accompagnamento per la riduzione delle emissioni degli inquinanti atmosferici (in conformità con gli obiettivi fissati dalla Direttiva 2016/2284 sui limiti nazionali di emissione) e di gas clima alteranti;

il PNRR persegue, inoltre, il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati a livello Unione europea anche attraverso la transizione verso un'economia circolare, la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti e la prevenzione dell'inquinamento, rafforzando, in primis, le infrastrutture per la raccolta differenziata. Come noto, gli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti presuppongono il rispetto del principio di gerarchia, secondo l'ordine di priorità contenuto nella direttiva quadro sui rifiuti (direttiva 2008/98/CE), e dunque la riduzione prossima alla «zero» degli scarti da destinare, come extrema ratio, allo smaltimento, tanto più a fronte dei nuovi obiettivi, sia temporali che percentuali in peso, fissati, nell'ambito del pacchetto di misure sull'economia circolare, dalla Direttiva 2018/851/UE per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani pari al 55 per cento entro il 2025, 60 per cento entro il 2030 e il 65 per cento entro il 2035;

in questo contesto, pianificatorio e normativo, che suggerisce di avviare programmi di decommissioning degli impianti di incenerimento e delle linee di combustione, in coerenza con gli impegni assunti per la progressiva diminuzione della produzione dei rifiuti, si colloca la soluzione del Commissario straordinario per il Giubileo 2025 di incentrare la pianificazione della gestione dei rifiuti del territorio di Roma Capitale sulla realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento, con capacità di trattamento pari a 600.000 t/anno, in regime di project financing, in forza dei compiti assegnati ai sensi dell'articolo 13 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, con il quale sono state trasferite al medesimo Commissario anche le competenze regionali in materia di rifiuti previste dal Codice dell'ambiente;

secondo un recente studio di Zero Waste Europe, gli inceneritori di ultima generazione non offrono soluzioni incoraggianti sotto il profilo dell'impatto sull'ambiente e, nonostante i sistemi di filtraggio più moderni e tecnologicamente avanzati, emettono ugualmente sostanze tossiche, come diossine, idrocarburi policiclici aromatici e furani, senza considerare l'impatto dei residui solidi derivanti dai processi di combustione e di trattamento dei fumi;

per il territorio di Roma Capitale, il peggioramento della qualità dell'aria, in un contesto che presenta già rilevanti criticità, oltre all'incenerimento di rifiuti, sarà aggravato anche dalle emissioni per il trasporto degli stessi e al conseguente aumento delle concentrazioni di diossina, PM10, PM2,5, NOx, micro e nanopolveri;

dal punto di vista emissivo ed economico, inoltre, secondo le indicazioni fornite dell'Unione europea, i costi di gestione dell'incenerimento potrebbero aumentare considerevolmente nell'ambito delle politiche di raggiungimento della neutralità climatica al 2050 per effetto dell'adeguamento ai meccanismi ETS (Emission Trading Scheme) di scambio delle quote di emissioni di CO2 entro il 2026, considerate le grandi quantità di CO2 rilasciate durante il loro esercizio,

impegna il Governo

ad adottare adeguate iniziative di carattere normativo e amministrativo volte a promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti escludendo la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e coincenerimento o che utilizzino rifiuti come combustibile, compresi i procedimenti autorizzativi di progetti di impianti non conclusi con il rilascio dell'autorizzazione, e favorendo la dismissione progressiva degli impianti esistenti, in coerenza con gli impegni assunti per la progressiva diminuzione della produzione dei rifiuti e nel pieno rispetto dei principi di cui all'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 (DNSH), delle direttive 2008/98/CE, 2010/75/UE e 2003/87/CE, dei criteri di cui agli articoli 178, 179 e 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e della normativa nazionale e regionale che promuove e incentiva la raccolta differenziata ed il riuso, con l'obiettivo primario di preservare la qualità dell'aria, ridurre gli impatti ambientali sul territorio e proteggere la salute pubblica da fenomeni potenzialmente inquinanti.
9/1089/4Francesco Silvestri, Ilaria Fontana, Alfonso Colucci.