Politica30 Maggio 2023 13:04

Termovalorizzatore, interpellanza Costa (M5S): su strategia per gestione rifiuti Roma ed economia circolare

Atto Camera

Interpellanza 2-00163

presentato da

COSTA Sergio

testo di

Lunedì 29 maggio 2023, seduta n. 110

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, per sapere – premesso che:

il piano dei rifiuti di Roma Capitale prevede un modello di gestione dei rifiuti basato solo su due elementi: raccolta differenziata e incenerimento;

il presupposto di questa scelta è la convinzione che l'unica soluzione possibile per la gestione della parte non differenziata dei rifiuti sia quella dell'incenerimento nei cosiddetti termovalorizzatori;

la strategia adottata non tiene conto delle nuove tecnologie di riciclo termochimico in grado di trattare le diverse tipologie di rifiuti in modo efficace e vantaggioso sotto l'aspetto economico, tra cui la pirolisi, un processo di degradazione dei polimeri organici che avviene a temperature elevatissime e senza emissioni nocive in atmosfera; questa tecnologia trasforma i materiali di scarto in gas da cui, dopo un processo di condensazione e raffinazione, si ricava un olio combustibile; una parte della componente gassosa, proveniente dalla reazione chimica, è invece utilizzata per il funzionamento dell'impianto stesso;

un altro derivato dal processo è una polvere di carbone finissima (carbon black), prodotto dal quale deriva il nero fumo, utilizzato come rinforzante nella produzione degli pneumatici; in agricoltura invece, il carbone vegetale (biochar) ottenuto dalla pirolisi di biomasse animali e vegetali è un importante ammendante del terreno perché conserva l'umidità del suolo ed evita la dispersione dei nutrienti oltre a immagazzinare notevoli quantità di CO2 e ridurre l'impatto sul clima;

sul mercato ci sono altre tecnologie analoghe – ad esempio il cracking catalitico – che operano ad alte temperature e permettono la trasformazione dei rifiuti in materie che possono essere reimmesse nel ciclo produttivo, permettendo così lo sviluppo dell'economia circolare;

un'altra soluzione tecnologica alternativa all'inceneritore è quella adottata dalla città di Varsavia, dove operano impianti di selezione dei rifiuti indifferenziati, che permettono da un lato il recupero di 16 frazioni di materiali tra i quali il Pet trasparente, verde, blu e colorato, il film trasparente, i film misti, la carta, il cartone e i metalli ferrosi e non ferrosi e dall'altro il recupero energetico degli scarti residui attraverso un processo di pirolisi;

l'adozione di queste tecnologie innovative consentirebbe di realizzare in tempi brevi un altro importante obiettivo inserito nel piano gestione rifiuti Roma Capitale, quello di «ridurre drasticamente lo smaltimento dei rifiuti urbani biodegradabili in discarica» perché selezionano anche la frazione organica inferiore a 60 millimetri che può essere stabilizzata o inviata alla digestione anaerobica;

in questo modo, sommando il recupero dei materiali destinati al riciclo (60 per cento) e la trasformazione in energia dei materiali idonei (30 per cento), ciascun impianto raggiungerebbe una percentuale di recupero del 90 per cento, inviando in discarica solo il 10 per cento di materiali;

la realizzazione dell'impiantistica per selezionare i rifiuti indifferenziati e avviare al riciclo tutte le frazioni recuperabili è prioritaria rispetto al recupero energetico mediante il «termovalorizzatore»;

nel piano rifiuti di Roma, la scelta del «termovalorizzatore» è stata effettuata prendendo in considerazione l'esigenza di gestire alcune tipologie di rifiuti speciali: 12.000 tonnellate di rifiuti sanitari pericolosi, 30.000 tonnellate di car fluff proveniente dalla rottamazione dei veicoli e 30.000 tonnellate di fanghi della depurazione essiccati; eppure anche queste tipologie di rifiuti sono gestibili separatamente in impianti specifici di pirolisi, ottenendo in uscita energia o prodotti come il biochar che viene utilizzato come sostanza filtrante e per ricavare coloranti, additivi e altro;

per diverse altre tipologie di rifiuti esistono tecnologie ormai consolidate che ne consentono un recupero coerente con i principi dell'economia circolare: pannolini, tessili, rifiuti da spazzamento stradale, rifiuti ingombranti (dei quali al momento vengono raccolte in modo differenziato solamente 29724 tonnellate a fronte di una produzione totale di 49907 tonnellate);

da ultimo va evidenziato che allo stato attuale dagli impianti di trattamento meccanico e biologico generano tra le 200 e le 250 tonnellate al giorno di materiali inerti che l'impianto di incenerimento non potrebbe in ogni caso trattare –:

se il Ministro interrogato non ritenga necessario, per quanto riguarda l'individuazione dell'impiantistica necessaria all'attuazione del piano rifiuti della regione Lazio, adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a garantire il pieno rispetto della gerarchia nel trattamento dei rifiuti e le direttive europee sull'economia circolare, adottando scelte strategiche gestionali che tengano in debita considerazione gli impianti tecnologicamente più avanzati per la selezione ed il recupero di materia dai rifiuti indifferenziati e quelli per il trattamento e la chiusura del ciclo delle differenti tipologie di rifiuti urbani e speciali;

quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine dell'elaborazione di una strategia di gestione di rifiuti che rispetti la gerarchia dell'Unione europea, prediligendo il ricorso agli strumenti maggiormente virtuosi (riuso, riciclo, recupero) al fine di attuare, in particolare a Roma e nel Lazio, una corretta transizione ecologica verso un'economia circolare, anche attraverso l'avvio di un'interlocuzione con i soggetti pubblici interessati e una piena condivisione con i territori e le comunità circa le scelte da attuare.
(2-00163) «Sergio Costa, Francesco Silvestri, Ilaria Fontana, L'Abbate, Morfino, Santillo, Alfonso Colucci».