Politica13 Dicembre 2022 15:14

Tecnici del Senato chiedono chiarimenti su aiuti di Stato e garanzie di mercato (in caso di amministrazione da parte di società a controllo pubblico) per Priolo

“Si ritiene opportuno un chiarimento circa la possibile portata finanziaria delle eventuali misure a sostegno e tutela delle imprese in questione (…) anche specificando se si tratterebbe di interventi a valere su plafond di risorse già esistenti, come si deduce implicitamente dal riferimento a misure già previste dalla legge, per cui si attiverebbero semplicemente strumenti di sostegno esistenti, senza ulteriori interventi legislativi, con conseguente utilizzo di somme già stanziate”. È quanto chiedono i tecnici del Servizio bilancio del Senato sulla "Conversione in legge del decreto-legge 5 dicembre 2022, n. 187, recante misure urgenti a tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici", meglio noto come Dl Priolo.

I tecnici del Senato chiedono anche di confermare “che le misure adottande sarebbero ricomprese nel quadro degli aiuti di Stato compatibili con il diritto europeo, al fine di escludere l'eventualità dell'apertura di procedure d'infrazione, che potrebbero concludersi con sanzioni a carico dello Stato italiano”. Infine “andrebbe poi assicurato che la previsione di cui al comma 5, per la quale l'amministrazione temporanea può avvalersi anche di società a controllo o a partecipazione pubblica operanti nella raffinazione degli idrocarburi (ad esempio l'Eni), sia attuata secondo meccanismi di mercato, in modo da evitare che si determini un impatto negativo sulla redditività delle società a controllo o partecipazione pubblica, con possibili, conseguenti riflessi sui dividendi da queste ultime versati all'ente pubblico azionista”.