Energia24 Gennaio 2022 10:26

Tassonomia Ue, WWF: gruppo di esperti commissione Ue dice no al greenwashing su gas e nucleare

Un'enorme coalizione di investitori del valore di 50 migliaia di miliardi di euro ha già chiesto alle istituzioni dell'UE di escludere il gas dalla tassonomia UE e i cittadini stanno chiedendo attivamente una tassonomia non inquinata, ma seria, affidabile e trasparente dal 2020

Classificare il gas fossile o il nucleare come un investimento "sostenibile" sarebbe un greenwashing della tassonomia UE, secondo il gruppo di esperti di finanza verde della Commissione europea. Lo ricorda il WWF in una nota aggiungendo che il rapporto del gruppo di esperti - conosciuto come la Piattaforma sulla finanza sostenibile - sfata tre idee sbagliate che la Commissione-UE ha usato per giustificare l'inclusione del gas fossile e dell'energia nucleare: che i criteri siano rigorosi, che siano basati sulla scienza, e che il gas e l'energia nucleare aiuterebbero la transizione verde.

PLAUSO WWF

“La piattaforma ha trovato che i criteri proposti dalla Commissione europea non sono né rigorosi né basati sulla scienza. I criteri non soddisfano un requisito fondamentale della tassonomia: prove, non promesse. La Commissione UE ha proposto che le centrali nucleari ottengano un'etichetta verde se possono utilizzare strutture operative per lo stoccaggio finale dei loro rifiuti altamente radioattivi entro il 2050. Eppure nessun Paese è riuscito a costruire tali strutture finora, nonostante sette decenni di sfruttamento dell'energia nucleare. La Commissione ha anche proposto che le nuove centrali a gas fossile siano considerate verdi già dal 2023 se promettono di passare a gas rinnovabili entro il 2035. Il WWF applaude la Piattaforma per aver rifiutato di avallare questo greenwashing”, evidenzia l'associazione in una nota.

TENTATIVI PER SOFFOCARE L'APPROCCIO SCIENTIFICO

“La piattaforma ha anche rilevato che i nuovi investimenti nel gas fossile ostacolerebbero una transizione che soddisfa gli obiettivi climatici dell'UE per il 2030 e l'Accordo di Parigi, mentre le nuove centrali nucleari arriverebbero troppo tardi per contribuire realmente agli obiettivi climatici dell'UE per il 2030 e il 2050”, prosegue la nota. Secondo il WWF, “sono stati fatti tentativi per soffocare un approccio davvero scientifico, ma oggi la Piattaforma ha dato a tale approccio un megafono: il gas fossile genera enormi emissioni, e il nucleare crea scorie altamente radioattive che non sappiamo ancora come gestire. Il rapporto della Piattaforma è un altro segnale che né il gas fossile né il nucleare devono entrare nella tassonomia verde della Ue. La Commissione deve ascoltare la scienza e abbandonare la sua proposta di rendere verdi gas e nucleare.”

“Un'enorme coalizione di investitori del valore di 50 migliaia di miliardi di euro ha già chiesto alle istituzioni dell'UE di escludere il gas dalla tassonomia UE e i cittadini stanno chiedendo attivamente una tassonomia non inquinata, ma seria, affidabile e trasparente dal 2020”, ha concluso la nota del Wwf.