Energia19 Maggio 2022 10:55

Stoccaggio del gas: Consiglio e Parlamento UE raggiungono un accordo provvisorio

Un passo importante per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento dell'UE nel contesto della guerra in Ucraina è stato compiuto oggi con l'accordo politico provvisorio raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo sulla legislazione in materia di stoccaggio del gas. Il regolamento proposto mira a garantire che le capacità di stoccaggio nell'UE siano riempite prima della stagione invernale e possano essere condivise tra gli Stati membri in uno spirito di solidarietà.

I due co-legislatori hanno concordato, durante i negoziati interistituzionali, che gli stoccaggi sotterranei di gas sul territorio degli Stati membri dovranno essere riempiti almeno all'80% della loro capacità prima dell'inverno 2022/2023 e al 90% prima dei periodi invernali successivi. L'Unione cercherà collettivamente di riempire l'85% della capacità di stoccaggio sotterraneo di gas nel 2022. L'obbligo di riempimento sarà limitato a un volume pari al 35% del consumo annuale di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni, per evitare un impatto sproporzionato su alcuni Stati membri con una significativa capacità di stoccaggio.

L'accordo provvisorio prevede inoltre che gli Stati membri possano raggiungere parzialmente l'obiettivo del 90% contando gli stock di gas naturale liquefatto (GNL) o di combustibili alternativi stoccati presso le strutture.

Poiché non tutti gli Stati membri dispongono di impianti di stoccaggio sul proprio territorio, Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato che gli Stati membri privi di impianti di stoccaggio avranno accesso alle riserve di stoccaggio di gas di altri Stati membri. Per condividere l'onere finanziario degli obblighi di riempimento, gli Stati membri che non dispongono di impianti di stoccaggio sotterraneo utilizzeranno una capacità di stoccaggio corrispondente al 15% del loro consumo annuale di gas negli ultimi cinque anni. In alternativa, gli Stati membri possono organizzare la creazione di un meccanismo alternativo di condivisione degli oneri.

Consiglio e il Parlamento europeo hanno deciso un sistema di "traiettorie di riempimento", che consentirà un monitoraggio continuo durante tutta la stagione di riempimento. Nel 2022, le traiettorie saranno fissate nel regolamento con un margine di flessibilità del 5%. Dal 2023 in poi, le traiettorie saranno proposte dagli Stati membri e stabilite da atti di esecuzione adottati dalla Commissione.

Il Consiglio e il Parlamento hanno inoltre concordato la certificazione obbligatoria di tutti i gestori dei sistemi di stoccaggio, al fine di evitare i potenziali rischi di influenza esterna sulle infrastrutture critiche di stoccaggio, che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e altri interessi di sicurezza essenziali. La certificazione darà priorità agli impianti di stoccaggio più grandi e a quelli che recentemente sono stati riempiti a livelli costantemente bassi. Gli Stati membri avranno 150 giorni di tempo dall'entrata in vigore del regolamento per certificare gli impianti prioritari e 18 mesi per certificare gli altri impianti. Gli operatori non certificati dovranno rinunciare alla proprietà o al controllo degli impianti di stoccaggio.

Le due autorità hanno concordato poi di aggiungere in un considerando del regolamento un riferimento alla diversificazione dei fornitori di gas e alla riduzione della dipendenza energetica dell'UE. Hanno inoltre aggiunto l'utilizzo di acquisti congiunti di gas nell'elenco delle misure che gli Stati membri possono adottare per garantire gli obiettivi di riempimento. L'elenco contiene, tra l'altro, incentivi finanziari, strumenti che impongono ai fornitori di gas di stoccare volumi minimi di gas negli impianti di stoccaggio e strumenti che impongono ai titolari di capacità di stoccaggio di utilizzare o rilasciare le capacità prenotate non utilizzate.

Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato infine che gli obblighi di riempimento scadranno il 31 dicembre 2025, mentre gli obblighi di certificazione continueranno oltre tale data. Hanno inoltre deciso di concedere una deroga a Cipro, Malta e Irlanda, a condizione che non siano direttamente interconnessi con il sistema del gas di altri Stati membri.